Qualcuno pensa che Bugatti sia sinonimo di vetture sportive, invece no, Bugatti produsse negli anni 20 uno dei più innovativi progetti ferroviari mai visti. Le ferrovie francesi, decisamente arretrate all’epoca, persino rispetto all’Italia, all’avanguardia sulla trazione elettrica, tanto che i nostri treni venivano esposti a New York come esempi di tecnica, impossibilitate a realizzare rapidamente una rete ferroviaria elettrificata si rivolsero a questo progetto, il treno a benzina ! Bugatti realizzò una vettura alimentata con un motore a scoppio, stilisticamente sulla falsa riga delle Littorine, vetture che univano la motrice alla zona passeggeri, equipaggiò questi treni con motori, da due a quattro a seconda della composizione, da 12.700 cc di cilindrata, otto cilindri per 24 valvole, denominati Presidential e con 800 cavalli di potenza, in sostanza il motore evoluto della famosa Bugatti Royale. Le vetture denominate Bugatti PLM vennero utilizzate sulla tratte più lunghe, ad esempio la Parigi Lione o la Parigi Bordeaux. Nel 1933 stabilirono un record di velocità con quasi 200 km/h, la tratta Parigi Bordeaux ad esempio veniva coperta in poco più di tre ore e mezza, i moderni TGV non fanno molto meglio attestandosi sulle tre ore secche. Il difetto principale di queste vetture era la necessità di essere guidate proprio come un’automobile, tuttavia l’assetto a quattro carrelli per asse permetteva loro di superare senza problemi anche tratti fino a 3 metri senza un binario, cosa che all’epoca era molto utile, essendo la manutenzione delle vie ferrate abbastanza approssimativa. Tuttavia il problema che le fece mettere fuori servizio all’inizio della Seconda Guerra Mondiale fu la fiammata, difatti al momento di partire dalla stazione l’enorme potenza sprigionata dai motori lanciava dagli scarichi fiammate di oltre due metri che spazzavano i marciapiedi delle stazioni, causando non pochi problemi. |