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Tadpole PDF Stampa E-mail
Scritto da Administrator   
giovedì 06 marzo 2008

Un quarantenne intrappolato nel corpo di un quindicenne, così si definisce Tadpole. Il film esplora una tematica diffusa, anche se scabrosa, da una parte la sensazione di essere fuori posto di un ragazzo di quindici anni che, essendo mentalmente più adulto della sua età anagrafica.

Non si ritrova nel suo ambiente e trova terribilmente noiose le sue coetanee ed incredilmente affascinanti le loro madri e quello delle quarantenni che, in una fase di stanca della loro vita, trovano incredilmente affascinante un ragazzino che sa ascoltarle, a differenza dei loro coetanei.

Un'opera incompiuta

Tadpole è innamorato della sua matrigna, una bellissima Sigourney Weaver, sempre inquietante con il suo fascino androgino, ma per uno scherzo del destino e qualche bicchiere di troppo si sveglia una mattina nel letto della migliore amica dell'oggetto del suo desiderio, la quale per nulla turbata, ma anzi fiera della conquista, non perde tempo di raccontarlo alle sue amiche le quali non perdono a loro volta tempo a provarci con lo stupito Tadpole che si vede rifilare, come niente fosse, i loro numeri di telefono accompagnati da un, per nulla sibillino, "chiamami".

Preoccupato che la cosa si venga a sapere Tadpole assume strani comportamenti e propio questo, paradossalmente, fa scoprire il fattaccio che però non sembra turbare più di tanto il padre e neppure la matrigna che in fin dei conti sono sollevati nello scoprire che il brillante studente ha anche appetiti diversi da pesanti tomi di letteratura, anche se momentaneamente mal indirizzati. A questo punto, quando il prologo sembra finito ed il film dovrebbe decollare si conclude con Tadpole che riesce a strappare un bacio alla matrigna prima che il weekend del ringraziamento finisca.

Un film ben fatto e ben confezionato, che prepara ottimamente il terreno per poi evaporare di colpo evitando di approfondire le tematiche snocciolate nella prima parte. Forse una mancanza di coraggio degli autori, forse la consapevolezza di non riuscire ad affrontarle senza indulgere in particolari pruriginosi, in definitiva una storia ottimamente iniziata che si chiude di colpo, come se il film mancasse del secondo tempo. Una nota per Johnn Ritter, il mitico Jack di Tre Cuori in affitto, scomparso qualche anno fa, a soli 41 anni per un infarto sul set, qui padre poco perspicace di Tadpole.

Ultimo aggiornamento ( giovedì 14 febbraio 2008 )
 
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