La Torre di Guisa |
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giovedì 05 aprile 2007 | |
Esiste nella Francia centro-settentrionale, a metà strada tra Parigi e Nantes, il trentasettesimo distretto, quello dell'Indre et Loire, che fa capo a Tour, graziosa cittadina di poco più di centomila abitanti. Il caso vuole che nella già citata città trovi posto la caserma Meusnier, dalle cui mura si eleva la Torre di Guisa, ultima testimonianza del castello Reale fatto erigere nel 1160 da Enrico II d'Inghilterra, della nobile ed estinta stirpe dei Guisa. La Torre si erge fiera e supera di buona misura la sommità del restante edificio militare. Come era uso a quel tempo la copertura della Torre assomiglia più ad un cappello a punta che ad un tetto. Ed è proprio sotto questo tetto ,che con il suo colore azzurro, ricorda di molto il copricapo di Mago Merlino, che abita Helene. Sotto questo simpatico epiteto si cela una ridda di circuiti integrati, diodi e resistenze che vanno a comporre il cervello del sistema "Evoluzione 5", studiato e messo a punto dai migliori cervelli elettronici di Francia per il coordinamento delle truppe di terra, cielo e mare su tutto il territorio della "Cinqueime Republique de France". Un sostituto in chiave moderna della titanica e fallimentare "Linea Maginot", onde evitare una seconda Marna. Il Sistema Evoluzione 5, Helene, ha il compito di vagliare i dati del satellite in orbita geostazionaria "UA8", acronimo di "Unit‚ Astronomique 8", il quale controlla e riferisce circa lo spostamento di truppe lungo i confini, indipendentemente dai punti cardinali e dal fatto che la violazione o presunta tale, avvenga per mare, per terra o per cielo. Così, se UA8 registra un'insolita attività militare sui Pirenei Spagnoli, automaticamente Helene provvede ad allertare le truppe di stanza sui Pirenei Francesi e se necessario a farne affluire altre fino a che il rapporto non sia di due unità francesi per ogni unità e mezzo spagnola. Naturalmente lo stesso discorso vale per i confini tedeschi od italiani, così come per il traffico militare nella Manica. Il tutto funziona in maniera molto semplice. Una volta stabilito il presunto pericolo Helene manda due copie dello stesso messaggio, dopo aver elaborato la contromossa; una copia giunge a tutte le caserme ed i posti di comando della zona interessata, ed una copia raggiunge il centro operativo del Ministero della Difesa a Parigi. Successivamente se il comando centrale della Difesa riconosce il pericolo come tale ed accetta la risposta proposta da Helene, non rimane che confermarla. In caso contrario verrà inviato un contrordine. I comandanti sono tenuti, una volta ricevuto il primo ordine, quello di Helene, a preparare le truppe, per poterle presentare pronte in caso il secondo ordine confermasse il primo. In ogni caso se entro due ore dal primo ordine non dovesse arrivare alcun contrordine, le istruzioni di Helene diventerebbero operative e da quel momento Helene avrebbe il controllo di tutte le truppe attive. Questa mattina di un caldo giorno di Luglio, la caserma Meusnier non ha un aspetto diverso dal solito, tranne che per quella Peugeot 605 nera che attende davanti al cancello d'entrata, entra infine. Percorre i viali del piccolo parco e si ferma dinnanzi al portone principale; un caporale apre la portiera ed un alto papavero scende e si infila velocemente nella caserma; sale rapido le scale, fino all'ultimo piano, e bussa concitatamente all'ufficio numero 14, quello del maggiore Athis. Il maggiore non ebbe il tempo di rispondere, la porta si aprì ed il generale Duras apparve sulla soglia. Non rispose al saluto dell'ufficiale, prese una sedia, la piazzò davanti alla scrivania e vi si sedette; sistemò la sua ventiquattrore sulla scrivania ed attese che il maggiore si sedesse al suo posto. - "Dunque Athis"-esordì il Generale-"cosa accade?"-. Il Generale lasciò ondeggiare la testa, fece scattare le due serrature della sua valigetta ed estratti alcuni fogli li porse ad Athis dicendo:-"Questi sono gli ordini di spostamento truppe emanati da Evoluzione 5 nelle ultime sedici ore: ha chiesto il trasferimento di due battaglioni nell'Armagnac per far fronte ad un tentativo di assalto spagnolo che si stava preparando da Pamplona; ha ordinato il blocco del porto di Le Havre perché ingenti forze navali britanniche incrociavano al margine delle nostre acque territoriali ; ha chiesto l'invio di truppe corazzate ed aviotrasportate a Thionville per fronteggiare il tentativo di invasione messo in atto dalle truppe Lussemburghesi; mio caro Maggiore con tutto il rispetto per l'operoso Granducato e per le sue truppe scelte ...; sempre secondo il suo protetto è stato necessario mandare un battaglione a Chamonix per intercettare un tentativo d’intrusione di guastatori italiani ; immagini la sorpresa del Capitano La Chance quando invece di un drappello di uomini pronti a tutto, in tenuta mimetica ed armati fino ai denti, si è trovato davanti quindici alpinisti, spauriti infreddoliti, con vestiti sgargianti e la cui arma più sofisticata era una pistola lanciarazzi"-. - "Ne sono al corrente. Purtroppo non siamo ancora riusciti a trovare il difetto"-. Sulla scrivania del Maggiore rimasero il foglio portato dal Sergente e quello scritto dal Generale ; sul primo vi era l'ordine impartito da Helene alla portaerei Clemencau di fare rotta verso la Libia ed armare le testate nucleari montate sui caccia Mirage. Il secondo foglio era il contrordine del Generale. Athis passò entrambi i fogli nell'apposito distruggi documenti ed impartì l'ordine di scollegare Helene La Torre di Guisa riprendeva la sua funzione squisitamente architettonica. Roma 23 Agosto 1992 |
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Ultimo aggiornamento ( venerdì 06 aprile 2007 ) |
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