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III Coppa Roma PDF Stampa E-mail
Scritto da Administrator   
martedì 18 marzo 2008
 

Siamo qui,  nuovamente a ripartire per un'avventura anche stavolta gabbando il destino cinico e baro che, dopo una programmazione iniziata nel Giugno 2007, ad una manciata di giorni dal Natale ci rimescola le carte lasciandoci senza sede di Gara, con le Festività di mezzo ed a meno di due mesi dall'Evento, questa volta si è impegnato veramente a tentare di boicottarci dal momento che solamente il 2 Febbraio siamo riusciti a mettere una pezza al problema. Ma anche questa volta è andata bene, anzi meglio, il Destino si è piegato nuovamente.

Ufficialmente si inizia Sabato 1 Marzo alle 17.30 quando Zak ed io abbiamo appuntamento da Rinaldo per gli ultimi accordi, nei fatti sono le 17.03 quando spengo il motore nel Parcheggio di Rinaldo e vedo la Ford di Zak sfilarmi davanti entrando dal cancello principale. Il tutto è decisamente rapido, parliamo con il Direttore, gli spieghiamo come sistemare i tavoli e come apparecchiarli, in dieci minuti ce la caviamo, il volo da Orio è previsto alle 18.30, abbiamo il tempo per fumarci un mezzo toscano nel parcheggio, sotto una pioggerella sottilissima e alle 18.20 entriamo nel parcheggio dell'Aeroporto.

L'aereo è previsto in atterraggio alle 18.36 e nel frattempo sono arrivati anche Flavio e Tiziana ed un gatto che ha deciso di farsi una passeggiata nell'aerea arrivi, piazzandosi a lisciarsi la coda proprio davanti al varco dogana. L'aereo è puntuale ed in pochi minuti gli attesi appaiono dietro le porte della dogana. Dall'Aeroporto all'Albergo è un attimo, basta uscire e rientrare sull'altro lato della pista e nel parcheggio troviamo subito il furgone con gli amici del Calumet. Tutto procede in perfetto orario.

Spartiti tutti sulle varie macchine, alle 20.20, ci si muove verso Roma per andare a Cena, purtroppo la concitazione ed il caos derivante da 25 persone che si muovono insieme mi ha fatto dimenticare che anche Enzo e la Moglie dovevano venire con noi, ricevo la loro telefonata quando siamo già sul Raccordo, non resta che fermarsi ed aspettare che ci raggiungano, ma provati dall'esperienza mattutina decidono di evitare un secondo passaggio sul Raccordo e così per un banale dimenticanza ci perdiamo due pezzi non secondari. Alle 21 arriviamo davanti all'Ingresso della Sapienza.

Ci siamo tutti, manca solamente lo spagnolo el CAP, intanto ci mettiamo a sedere e cominciamo ad ordinare ed infatti Francisco e sua Moglie arrivano proprio mentre stanno portando in tavola la prima ondata di bruschette, seguita da una serie di ondate di crocchette, olive ascolane, filetti di baccalà, supplì, poi arrivano anche i primi o le pizze, le paste e fagioli, le carbonare, le amatriciane, le trippe al sugo, vino, birra e si va avanti fino alle 23 passate satollarsi senza sosta. Ogni tanto qualcuno si alza e propone un brindisi, e tutti dietro a brindare.

La Serata viene movimentata anche dal pakistano di rito che arriva con le braccia cariche di mercanzie cercando di vendere due accendini, in realtà va via dopo avere venduto di tutto, soprattutto vibratori a forma di tartaruga e delfino dei quali le signore fanno incetta, accendini che proiettano strane immagini, abat-jour da tavolo, che serve al Conte per vedere meglio ciò che deve mangiare, orecchini, collane e quant'altro in un delirio collettivo.

Finita la Cena è d'obbligo un riposino sul marciapiede per caricare le pipe e smaltire un po' i fumi dell'alcol, non molto invero, versato durante la mangiata, è anche l'occasione per fare due chiacchiere più tranquillamente e pianificare il resto della Serata, la decisione è semplice: Via Veneto e allora tutti alle macchine, piccolo spostamento fin dietro la la CGIL e poi a piedi per Via Veneto fino a Piazza Barberini e quando la mezzanotte è passata la colonna si riforma e via a Ciampino per una sana notte di sonno.

Ore 08:00 controllo che tutto ciò che serve è stato caricato in macchina, la distanza renderebbe impossibile un ritorno per recuperare le dimenticanze, come successe lo scorso anno.

ore 08:30 partenza per la giornata più importante dell'anno per il Club.

Ore 08:25 colpo di telefono da Viale Tirreno a Paolo per avvertirlo che sono a poche decine di metri da casa sua, arrivo e lo trovo già sulla strada.

ore 08:45 colpo di telefono a Michele per avvertirlo che siamo a Piazzale degli Eroi.

ore 08:50 recupero di Michele con proiettore e telo al seguito.

ore 08:55 sosta a Piazzale Clodio per fare colazione.

ore 09:00 partenza per la grande avventura.

ore 09:25 arrivo sul luogo della Manifestazione e scaricamento della macchina.

ore 09:40 Flavio e Tiziana sono già pronti al Banco Iscrizioni.

ore 09:50 arrivano Edu, Fabrizio, un suo amico, Giovanni.

ore 09:55 secondo giro di caffé per tutti.

ore 10:00 Giovanni corre a casa perché ha dimenticato la pipa da gara.

A questo punto alla spicciolata cominciano ad arrivare un po' tutti, tranne i bergamaschi che hanno deciso di fare un giro in città e sono assenti, appariranno un po' prima dell'ora di pranzo, stanchi ed affaticati dalla mattinata turistica.

Mentre gli artigiani dispongono i loro tavoli noi prepariamo i posti per la Gara, distribuiamo i fogli A4, le cartoline, sistemiamo bicchieri e bottiglie, Angelo si prende l'incarico di compilare in bella calligrafia i diplomi di Gara ed inizio subito il lavoro con il pennino, mentre i due Vicepresidenti decidono di godersi il sole Romano fumando tranquillamente stravaccati sulle panchine del Parco. La mattinata scorre via così, tra iscrizioni e preparativi, saluti ed imbustamento delle pipe.

Il Pranzo è una pausa felice nella convulsa giornata, un momento di tranquillità tra un risotto al radicchio e i fagottini alla Rinaldo, tra un carrè di vitello con funghi e patate ed un'insalata, il tutto chiuso da una coppa di fragole con gelato, prima di gettarsi nel vero cuore della giornata.

E finalmente la Gara inizia !

LE CLASSIFICHE DI GARA

La mattina successiva la prima cosa da fare è riportare il videoproiettore alla base e poi appuntamento alle 10 da Novelli per una fumata ed in giro in centro, tutti tranne Vilma che decide di rimanere a poltrire in albergo. Dopo un caffé ed un sigaro con zak da Novelli via per il centro di Roma, prima tappa la Galleria Colonna, oggi denominata Galleria Alberto Sordi, ma sempre Galleria Colonna, un piccolo mondo perduto un po' troppo modernizzato ultimamente, sebbene l'architettura sia rimasta quella originale le botteghe presenti sono cambiate in maniera radicale.

E così quello che era il maestoso ingresso del Cinema Ariston oggi è l'ingresso della multicolore Feltrinelli e la famosissima Libreria Rizzoli, con il suo immenso piano interrato dove passare mattinate intere, ora altro non è un coloratissimo negozio di abbigliamento, ma anche così la Galleria Colonna mantiene il suo fascino e nel piano alto, le cui finestre si vedono dalla passeggiata, oggi vi sono gli uffici del Governo che non riuscivano più a stare dentro Palazzo Chigi, che si trova esattamente di fronte all'ingresso principale su Via del Corso.

La seconda tappa è il mitico AS Roma Store, e condurre gli Interisti nell'Antro del Nemico, è una soddisfazione senza pari, i due piani del negozio sfavillano di giallo e di rosso, sciarpe e maglie pendono da ogni dove e gli occhi dei poveri interisti non reggono molto all'impatto, il Conte deve metter su gli occhiali da Sole ed Piero è costretto ad uscire. Cominciano a sentire il fiato sul collo ?

Dopo la doverosa visita al Roma Store la passeggiata prosegue per Via del Corso, Via dei Condotti fino a Piazza di Spagna e già si è fatta l'ora di pranzo, dopo ampia discussione si decide di approvare la proposta del Campanaro Bergamasco ed andare a mangiare dal Mac Kosher, che nel frattempo non si chiama più così per intervento di Mac Donald ed ha cambiato le sue insegne in Fast Kosher, però il materiale lo avevano già comprato e mica vuoi buttarlo ? e allora ecco che bicchiere e vassoi sono corretti con un nastro adesivo a coprire la scritta Mac.

Diciamo che il pasto è più che accettabile, anche se l'ambiente un po' ristretto, i posti a sedere sono così attaccati che basta essere sopra la taglia 48 per stare stretti. A pasto finito si torna verso Piazza di Spagna, si fanno i soliti tunnel e si recupera la vettura per ritornare verso Ciampino a recuperare Vilma e prendere l'aereo per il ritorno.

Viaggio facile sul raccordo, arrivo all'Hotel, perdita di parte dello stipendi nelle macchinette afferra palloni che non afferrano mai nulla, recupero dei babagli e via verso Ciampino con Angelo e Piero, fermo ei Carabinieri all'ingresso, Ciampino è pur sempre un Aeroporto Militare, perdita di circa dieci minuti, ritorno all'Albergo per caricare Vilma, il Conte e Matteo, ritorno all'Aeroporto e saluti finali, il dopo pranzo è stato decisamente convulso ma i tempi erano quelli che erano. E adesso tutti a Pordenone !

Ultimo aggiornamento ( martedì 18 marzo 2008 )
 
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