La nuova seria TNG (The Next Generation) inizia con Incontro a Far Point che da perfettamente l’idea di come questa Prima serie non sia in realtà altro che la Quarta, difatti non è cambiato nulla dall’ultima serie Originale, sia concettualmente che oserei dire tecnicamente, gli stessi sfondi aranciati, le stesse pietre di cartapesta, la stessa finzione perfettamente evidente appartentente a quella branca teatrale che prevede la separazione tra finzione e realtà. In questo Episodio, e nella maggior parte degli altri di questa prima stagione quando l’equipaggio scende su qualche mondo sconosciuto sembra di trovarsi di fronte ad un vecchio episodio degli Anni ’60, si vede chiaramente che l’ambiente è un teatro di posa con rocce in polistirolo e fondali findi, le luci, l’ambientazione, non c’è nulla che venga fatti per nascondere il fatto che si sta recitando. Siamo ancora fuori dall’epoca degli effetti digitali, che si vedranno solamente nelle serie successive, anche le divise, le ambientazioni dell’astronave, è tutto tremendamente retrò, puù che una serie nuova sembra un remake di quella vecchia, anche alcuni episodi, quando non sono translitterati sono rimagennati, ad esempio The Naked Now (il numero 2) è quasi un fedele rifacimento di The Naked Time (il numero 6 della Serie del ’66), e lo stesso vale per altri, quasi tutti a dire la verità. I temi di fondo poi sono sempre gli stessi, tutto è incentrato su una cieca ed a tratti ridicola moralità, che però mentre negli Anni ’60, appariva una delle componenti di un sogno, nella Serie TNG appare spesso fuori luogo e da adito a inutili melensaggini. Insopportabile Q, l’Onnipotente che ricorda così da vicino il Cavialiere di Gothos della Prima Serie, ma in maniera peggiorativa ed irritante. Nel complesso l’intera Serie, presa come avvio della Nuova Stagione TNG è positiva.