Si dice che chi viaggia vive due volte, in realtà chi viaggia vive un numero infinito di volte, ogni viaggio è una vita, ha un inizio ed un termine e lascia qualcosa di indelebile, il viaggio è un moto dell’anima, un’esperienza che estende la nostra percezione dell’universo rendendoci capaci di entrare in contatto, anche se solamente per qualche giorno, con una materia diversa da quella di cui siamo fatti. Il modo giusto di viaggiare non esiste, ognuno ha il suo, ma quello più logico è l’immersione totale, lo scioglimento di se stessi nell’essenza del luogo visitato, dimenticarsi l’origine e cercare di riadattare la propria matrice fino ad entrare in sincrono con la nuova realtà. Il viaggio avrà sortito il suo scopo se quando tornerete a casa vi sentirete estranei nel vostro mondo quotidiano, per me non esiste altro modo di viaggiare che questo, assumere un’identità diversa: quella del luogo dove vi recate.

Una delle barriere maggiori durante i viaggi è il cibo, la cosa a cui più difficilmente il viaggiatore è restio ad abituarsi, gli aerei sono pieni di italiani con in valigia pacchi di pasta e caffetterie, queste persone non saranno mai in grado di godersi veramente un viaggio perché non riescono a rompere quel filo mentale che li lega alle proprie origini neppure per 24 ore, la barriera psicologica del cibo è quella che spesso, soprattutto nelle donne, rovina l’esperienza viaggio con inutili ed infruttuose ricerche del “ristorante italiano”. Il viaggio va aggredito e rompere immediatamente la propria routine con un pasto locale è il modo migliore di farlo.

Chi ha letto i reportage di viaggio del Legio Praetoria, realizzati durante le trasferte per Gare ed Eventi vari, sa perfettamente quale sia il valore del cibo nel totale del viaggio. Madrid, Barcellona, Lienz, Siviglia, Pordenone. Ogni città un’esperienza ed allora ecco l’idea: COLLATERAL ! Esatto, il cibo è un aspetto collaterale del viaggio agonistinico del club, non c’entra nulla con pipa e tabacchi ma è un effetto colletarale non trascurabile di tutto ciò che ruota intorno ad una trasferta, fino ad essere oggetto di preparazione alla Gara, difatti c’è il concorrente che si strafoga, quello che mangia solamente un panino e quello che prima della Gara proprio non vuole mangiare.

L’integrazione di questi argomenti nel sito e nel forum del Club erano troppo fuori tema, qualche foto, qualche descrizione l’abbiamo messa, ma l’idea di Collateral è di fare uno spin off gastronomico/turistico, una specie di vademecum del viaggiatore nella cucina e nei luoghi della cucina dei posti dove siamo stati, affinché chi decide di andare in questi posti sappia dove mangiare cibo locale e dove andare sul sicuro, sapendo cosa potrà mangiare e dove. Le foto dei cibi sono una delle nostre peculiarità, non foto da menù, ma foto reali di quello che ci è stato portato nel piatto, quindi senza sorprese.

Questo è lo spirito di Collateral ed il sottotitolo The Ariccia Supremacy si riferisce ovviamente alla capacità aggregante di un pasto, avete mai visto qualcuno andare a mangiare da solo ad Ariccia ? No, certo che no, Ariccia è il trionfo del collettivo, esattamente quello che qui si vuole riportare. Quindi Collateral sarà un forum dedicato al cibo vissuto e non a quello teorico, foto reali, indirizzi vissuti e certificati da foto del luogo, vietato parlare di altro qui, questo è Collateral ! Il forum dell’off topic turistico/culinario.

In realtà l’idea non è proprio quella di fare un forum, anche se l’interazione è parte attiva non è fondamentale, l’idea è quella di realizzare una sorta di catalogo costantemente aggiornato, di vademecum del viaggiatore, una specie di libro aperto dove chi vorrà potrà chiedere informazioni ma dove prevalentemente le informazioni verranno immese secondo disponibilità, una serie di articoli a tema sono in preparazione e verranno pubblicati nei prossimi giorni, e rese di libera lettura per chiunque, una piccola enciclopedia dei luoghi da noi visitati che possa tornare utile anche a chi non frequenta il Club, una zona franca per i lurcatori.

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