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Barcellona 14.06.08 - 02 PDF Stampa E-mail
Scritto da Administrator   
mercoledì 23 luglio 2008

Il risveglio è traumatico, la notte è passata combattendo una battaglia infinita con le zanzare, vinta solamente grazie alla resa: l'accensione dell'aria condizionata della camera che le ha sterilizzate, ma al prezzo di passare la notte avvolto nel lenzuolo come in un sudario, dagli altri non verranno resoconti diversi, Cinzia dichiarerà di essere stata assalita da una zanzara rimasta chiusa nell'armadio e Vilma porterà i segni sulle braccia di una battaglia miseramente perduta, a tutto questo va aggiunto un significativo mal di testa, forse somma delle libagioni della sera prima e della notte tragica.

Aperta la finestra capisco che i lavori ancora in corso nella parte posteriore dell'Hotel sono un ottimo habitat per questi fastidiosi insetti, comunque è andata, a causa di un problema nelle prenotazioni mi dovranno cambiare stanza e conto che la prossima sia in una posizione migliore. Come d'accordo scendo in Sala Colazione dove trovo Vilma ed il Conte già intenti nello sterminio delle cibarie. Cornetti alla cioccolata, ventagli ricoperti di cioccolata, panini con la nutella, pane burro e marmellata, cappuccino, caffé, toast prosciutto e formaggio, biscotti vari. La strage dei carboidrati. 

Effettuato dopo Colazione il cambio di camera me ne viene assegnata una al pianterreno, mi limito a portare la valigia senza aprirla, cosa che mi costerà cara perché solamente sul luogo di gara mi renderò conto di avere dimenticato il mio cronometro personale, il gilet da gara e la busta con le spillette da regalare o cambiare con quelle di altri Clubs, una tragedia ! In compenso decido di adottare subito una strategia anti zanzare, prima di lasciare la camera accendo l'aria condizionata al minimo e la lascio così, poi scendo e raggiungo Vilma alla postazione computer della Hall per dare una sbirciata al web.

In breve raggiungiamo la fermata Mundet della L3, Enzo, Cinzia ed io superiamo subito i varchi con i biglietti da dieci viaggi fatti il giorno precedente, mentre Vilma, Cornelio e Matteo si fermeranno a fare i biglietti singoli, scena che si ripeterà per quattro giorni, infine tutti sul binario attendiamo il convoglio, che arriva vuoto, saliamo ed appena dentro è come entrare in un frigorifero, l'aria condizionata è al massimo e la totale assenza di persone la rende ancora più perniciosa, dopo circa quindici minuti per fortuna scendiamo a Diagonal (lo so sembra un po' Diagon Halley, ma non lo è !). Qui scopriamo che ci sono dei lavori in corso abbastanza corposi.

Orientarsi nel Cardo e nel Decumano Barcellonese non è difficile, il Centro di Barcellona difatti mantiene un impianto stradale prettamente Romano, con strade che si incrociano tutte a 90 gradi e formano un reticolo quasi perfetto, unica eccezione la Diagonal, che come Brodway a New York taglia la città trasversalmente. Arriviamo a Balmes 92 alle 10.00 esatte, ma non solamente il Ristorante non è ancora aperto, ma la signorina cinese che sta facendo le pulizie ci dice che in quel locale non si fuma e che non è prevista alcuna manifestazione di tal genere. Panico ! L'indirizzo è esatto, il locale è il Rio Azul, estraggo dalla tasca un volantino e lo mostro alla cinesina.

Entra ed esce dal locale, ammette che in effetti la Manifestazione c'è, ma l'orario di inizio sono le 12.00, decidiamo quindi di fare un giro, ma con le valigie di pipe al seguito è scomodo, ci sediamo in un Bar e facciamo un rinforzo di colazione fin quando non vediamo passare per la via Baulenas, il realizzatore delle Pipe da Gara.

Puntuali alle 12.00 si presentano i Soci del Barcelona Pipa Club e finalmente si inizia sul serio la giornata, i pipemaker vengono dirottati in una saletta a lato della Sala da Gara mentre gli organizzatori preparano il tavolo dei premi, si regolarizzano le iscrizioni e tra una cosa e l'altra si sbirciano i tavoli delle pipe, ben ricolmi come tradizione vuole, c'è anche lo stesso signore che già incontrai a Siviglia che se ne va in giro con uno zaino pieno di tabacchi estinti.  Singolari le creazioni di Baulenas che avevo finora visto solamente in foto.

Il tempo scorre velocemente e l'ora del pranzo arriva in fretta, quindi ognuno cerca di sistemarsi in un posto che poi risulti comodo anche per la Gara, il nostro tavolo è particolarmente gettonato, tanto che alla fine i primi tre classificati e sette tra i primi dieci usciranno da qui. Al nostro tavolo si siedono difatti Brian, Dani Marco, Toni Pascual, Vidaurrazaga. Il tavolo è vagamente inquietante dal momento che la parte centrale ruota, difatti la questione è che i piatti con le pietanze vengono messi sulla tavola rotante e mano mano che ci si serve viene fatta girare verso il commensale successivo, questo crea qualche problema di coordinamento. 

Il primo piatto che arriva sono della specie di nuvolette, in realtà sembrano delle cipster, ma sanno di pesce. A seguire giungeranno altre pietanze poco identificabili per chi non è pratico, delle specie di ravioloni ripieni di non si capisce bene cosa, dei pesci anch'essi ripieni di qualcosa, qualcosa che assomiglia a dei biscotti salati, infine delle cose identificabili come del riso, dei piatti di verdure varie, della carne, del pollo e dell'Anatra Laccata fatta a pezzi, che non so come sia cucinata ma non era male. Toni si fa portare una scatola con delle sfoglie sottilissime di quello che sembra una sorta di pane.

Con queste sfoglie confeziona degli involti riempiendoli con pezzi di anatra e salsine varie che si trovano sulla tavola e comincia a distribuirli a tutti, che ci invece preferisce buttarsi sull'anatra intera. Al termine arrivano i gelati, speravamo a questo punto in un bel gelato fritto, almeno per vederlo dal vivo, ma invece ci portano del semplicissimo gelato alla fragola oppure al cioccolato con sopra noci caramellate e finito il pranzo ci scappa la fumatina in attesa della preparazione della Sala per la Gara, intanto che chi non fa la Gara lasci liberi i tavoli per chi invece la farà. 

Con molta calma ci si prepara, non sembra esserci fretta, anche perché si è in perfetto orario, quindi ci siede e si beve qualcosa in attesa che tutto sia pronto e quando lo è vengono distribuite per prima cosa le pipe, delle Sigmund, realizzate da Segimon Baulenas che ci vengono fornite in scatole di legno simil domino, la pipa è graziosa, ma noto subito che è particolarmente conica, cosa che mal si adatta alla gestione del tabacco nell'ultimo terzo di gara, e difatti sarà proprio in quel culetto di tabacco che si decideranno le sorti della Gara.

Comunque ormai tutto è pronto, abbiamo le Pipe, i Fiammiferi, i Pigini, il Tabacco, non ci resta che rimanere in attesa del via !

La Gara inizia puntualmente, il caricamento del tabacco presenta qualche difficoltà poiché la Pipa da Gara che ci è stata fornita in una scatola tipo Domino, ha il fornello abbastanza conico e tutti ci rendiamo conto che un buon terzo di tabacco andrà a finire in una zona non raggiungibile dal pigino, il che ci fa già capire che la Gara, da un certo momento in poi sarà una questione di fortuna, visto che il tabacco rimasto in quella sacca non potrà in alcun modo essere gestito.

Pronti, via, il primo a spegnere dopo quasi 20 minuti è Brian, della Federazione Inglese. Io invece mi accorgo che il tabacco ha un comportamento ben diverso da quello che aveva in allenamento, avevo notato che il taglio era leggermente più grossolano di quello che acquistato in Italia ma non pensavo che avrebbe variato così tanto la fumata, invece la varia e così il ritmo che avevo tenuto nei primi quindici minuti, volto a superare il momento di otturamento intorno ai venti minuti è stato inutile e come unico risultato ha avuto quello di farmi bruciare più tabacco del necessario. 

Al giro di volta dell'ora siamo rimasti in pochi, ma non riesco ad andare oltre più di tanto, sono entrato nel terzo di pipa ingestibile e di lì a pochi minuti si spegne, poco dopo spegne anche Cornelio ed all'ora e trenta sono rimasti solamente Pascual, Vidaurrazaga e Marco. Toni spegne poco dopo l'ora e trenta, Vidaurrazaga intorno all'ora e trentacinque e Marco, rimasto da solo, spegne volontariamente ad un'oa e quaranta, conquistando così per la Terza Volta Consecutiva la Copa Barcelona.

Le Premiazioni vanno avanti per le lunghe perché qui in Spagna ci sono due piccole differenze rispetto all'Italia. La prima è che anche l'ultimo arrivato porta a casa un premio, perché gli sponsor ci sono e sono decorosi e poi perché raramente qualcuno abbandona la sala prima che sia finita la cerimonia. Così con pazienza attendiamo le 43 Premiazioni e solamente dopo cominciamo a smobilitare, a salutare, a predisporci al ritorno in albergo ed al successivo seguito della giornata, visto che in fin dei conti non sono ancora neppure le 19. 

La risalita verso l'albergo è sufficientemente rapida, anche se qualcuno mostra segna di palese stanchezza, all'arrivo si decide per una pausa un po' più lunga, in modo da riaversi dalla giornata e da presentarsi in città in tempo per la cena, ovviamente secondo orari italiani e non spagnoli il che torna comodo poiché non si rischia di trovare la fila davanti ad ogni ristorante, cosa che invece accadrebbe adattandosi agli orari spagnoli.

L'appuntamento è nella Hall dopo un'ora, speriamo sia sufficiente per tutti.

Ripartenza, sempre dalla Fermata Mundet della L3, Destinazione Placa de Catalunya, alla ricerca di un luogo dove cibarsi alla Mediterranea dopo il pasto cinese. L'auspicio è quello di trovare un ristorantino locale non da turisti dove si mangi bene e si spenda il giusto, a posteriori bisogna dire che la missione è riuscita, con un po' di intraprendenza e caparbietà. La prima operazione dopo avere raggiunto la meta è fare il giro della Piazza, visto che la fermata ci ha lasciati proprio davanti alla Rambla. Ricordavo che sulla Ronda Universitat si trovava un bel localino e voglio proprio provare a rintracciarlo.

Purtroppo quando vi passiamo davanti della Table du Pain non resta nulla, quello che era un Saloon è stato trasformato in un Ristorante Giapponese, che tristezza, proseguiamo diritti verso la Piazza dell'Università che è il Vertice del Triangle, cioè quel Triangolo formato dall'unirsi di due strade che partendo da due lati di Placa de Catalunya si incontrano proprio nella Piazza dell'Università, tra i lati formati da queste due strade c'è un vero dedalo di viuzze e qualcuno ne approfitta per la caccia alla dose di sigarette necessarie alla sopravvivenza. 

La soluzione del problema la troviamo in un viottolo il cui nome dirvi non saprei, alcune luci illuminano la strada, c'è l'ingresso di un locale, ma nessuna folla di turisti fuori, ci avviciniamo e troviamo un ristorante che si chiama Xaica, ci intrufoliamo, è pieno, ma sono tutti spagnoli, il che fa ben sperare, ci conducono ad un piano mezzo rialzato e partiamo con le ordinazioni. Sangria, Paella, vari piatti combinati. La scelta è stata positiva, si mangia bene ed i costi sono onesti, anche se con qualche piccola incomprensione.

Vilma, per motivi imperscrutabili, decide che vuole la paella più piccante e chiede al cameriere di portargli qualcosa di piccante, del pimiento, e quello ligio alla richiesta porta un piatto di pimiento, cioè di piccoli peperoncini verdi moderatamente piccanti, molto buoni però. Di lì a poco si presenta il classico venditore di paccotiglia assortita alla quale Vilma, come d'abitudine non resiste acquistando anelli ed occhiali luminosi ed alla fine il nostro tavolo sembra una specie di albero di Natale. 

Alla fine della Cena, dopo la Crema Catalana, ci viene servito l'immancabile orruco, alla cui vista Vilma quasi sviene, memore della passata esperienza Madrilena, noi lo beviamo senza ritegno direttamente sulla Sangria, che proprio una mano Santa non è alla fine, all'uscita del Ristorante qualcuno accusa il colpo, attirando l'attenzione dei passanti, ma per fortuna la via fino alla Fermata della Metro è breve.

Mezzora e siamo tutti in albergo, rapida occhiata alla stanza per scoprire che il trucco ha funzionato, di zanzare neppure l'ombra, ma prima di andare a dormire scendo nella hall a dare una sbirciata al forum.

Il seguito --->

Ultimo aggiornamento ( sabato 02 agosto 2008 )
 
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