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La Sagrada Familia PDF Stampa E-mail
Scritto da Administrator   
lunedì 04 agosto 2008

La cosa che più di tutte ci colpisce è l'ombra, l'illuminazione è talmente potente che le guglie proiettano la loro ombra sulle nuvole compratte che sovrastano Barcellona e ciò crea un effetto Gotham City decisamente inquietante Dopo rapida osservazione della facciata incompiuta ci approssimiamo verso la fermata della Metro che si trova proprio all'angolo della Piazza ma è chiusa, avrebbe dovuto chiudere alle 24.00 sono appena le 23.40 ma sembra la domenica chiude prima. Parte la caccia al taxi, che non è difficile ed in 10 minuti di arrampicata su per le stradine scoscese che ci separano dalla Collina del Velodromo siamo tutti in albergo a farci l'ultima fumata in giardino prima di andare a dormire.

 

La Sagrada Família, nome completo in lingua catalana Temple Expiatori de la Sagrada Família (Tempio espiatorio della Sacra Famiglia) di Barcellona, Catalogna (Spagna) è una enorme basilica cattolica (non una cattedrale)[1], tuttora in costruzione, considerata il capolavoro dell'architetto Antoni Gaudí, massimo esponente del modernismo catalano. Nel 1866 nacque l'Associació Espiritual de Devots de Sant Josep (Associazione spirituale dei devoti di San Giuseppe), con l'intento di promuovere la fabbricazione di un tempio dedicato alla Sacra Famiglia. Tramite le donazioni che riceveva, l'associazione comprò il terreno su cui ora sorge la chiesa nel 1881 e in seguito si apprestò alla costruzione. Dopo disaccordi tra l'associazione e l'architetto originale, Francesc del Villar, Gaudí ottenne l'incarico nel 1883 e ideò un progetto completamente nuovo. Lavorò al progetto per oltre 40 anni, dedicando completamente a questa impresa gli ultimi 15 della sua vita. Questa dedizione tanto intensa ha una spiegazione, oltre all'enormità dell'opera, anche nel fatto che Gaudí definiva molti particolari man mano che la costruzione avanzava, invece di averli concretizzati in precedenza nei suoi piani e istruzioni. Per lui, la presenza personale nell'opera era di fondamentale importanza. La Sagrada Familia non è stata ancora finita: è completa per il 55%.


 
Con l'avanzare dell'innalzarsi della costruzione, lo stile divenne sempre più fantastico, con quattro torri affusolate che ricordano i termitai o i gocciolanti (castelli di sabbia dei bambini. Si tratta di forme ereditate dell'architettura neogotica, secondo i cui canoni la chiesa era stata inizialmente concepita: ciononostante, traevano la loro ispirazione dalla forma dei nidi di termite). Le torri sono coronate da cuspidi di forma geometrica, coperte di ceramiche con colori vivaci, che vennero probabilmente influenzate dal cubismo (furono finite attorno al 1920). Vi si ammirano anche un gran numero di decorazioni elaborate che vengono ricondotte allo stile dell'Art Nouveau. Gaudí morì nel 1926. Le torri erano originariamente previste per essere tre volte più alte. Parti dell'edificio incompleto e del laboratorio di Gaudí, vennero distrutte durante la guerra civile spagnola. Gaudí non lasciò ulteriori piani e i lavori della chiesa sono stati sporadici per numerosi anni. Solo in seguito al recupero ed al restauro dei grandi modelli originali del laboratorio, basandosi anche su foto dell'epoca, è stato possibile ricostruire buona parte del progetto originale. Gaudí, comprendendo che i lavori sarebbero proseguiti decenni (o secoli) dopo la propria morte, invece che esaurire le risorse impostando tutto il gigantesco perimetro preferì completare alcune sezioni dell'edificio in altezza (specie nell'abside), come per lasciare una testimonianza precisa dell'idea originale ai suoi successori. Dal 1940 gli architetti Francesc Quintana, Puig Boada, e Lluis Gari hanno portato avanti i lavori. Le sculture di J. Busquets e del controverso ma possente Josep Subirachs decorano le fantastiche facciate. La costruzione della chiesa è tutt'oggi finanziata dalle donazioni all'associazione e i lavori procedono lentamente, anche a causa delle difficoltà del progetto. Numerosi edifici circostanti dovranno essere abbattuti per far posto alla scalinata principale. Il progetto è basato sia sulle versioni ricostruite dei progetti e dei modelli perduti (un incendio nel 1936, appiccato durante la Guerra civile spagnola dai repubblicani all'atelier di Gaudí, distrusse molte tavole progettuali del celebre architetto), sia su adattamenti moderni. Ogni parte del disegno è ricca di simbolismi cristiani mistici, in quanto Gaudí concepiva la chiesa per essere "l'ultimo grande santuario della cristianità". Gli aspetti che colpiscono di più sono le sue torri affusolate. 
 

In totale sono previste 18 torri, rappresentanti in ordine ascendente di altezza: i 12 apostoli, i 4 evangelisti, la Madonna e, la più alta di tutte, Gesù. Le torri degli evangelisti saranno sormontate da sculture dei loro simboli tradizionali: un angelo, un toro, un'aquila e un leone. La torre centrale del Cristo sarà sormontata da una croce gigante: l'altezza totale delle torri sarà inferiore di un metro a quella del Montjuïc, poiché Gaudí credeva che il suo lavoro non dovesse sorpassare quello di Dio. Le torri più basse sono sormontate da grappoli d'uva, che rappresentano il frutto spirituale. La chiesa avrà tre grandi facciate: la facciata della Natività; la facciata della Passione, che colpisce in modo particolare per i suoi personaggi sottili, emaciati, tormentati, opera controversa di Josep Subirachs; e la facciata della Gloria. I temi di tutta la decorazione includono parole della liturgia.Le torri sono decorate con parole come "Hosanna", "Excelsis", e "Sanctus"; la grande porta della facciata della Passione riproduce parole della Bibbia in svariati linguaggi, compreso il Catalano; e la facciata della Gloria è previsto che sarà decorata con parole tratte dal credo degli apostoli. Aree specifiche del santuario saranno designate a rappresentare vari concetti religiosi come, santi, virtù, peccati e concetti secolari come le regioni della Spagna. Presumibilmente ognuno avrà delle decorazioni corrispondenti. La modellazione al computer si è resa utile per dare forma a vari elementi, come i pilastri interni della chiesa. Infatti grazie all'uso di questi programmi e di determinati macchinari si possono finalmente realizzare pezzi identici fra loro, così come Gaudí li aveva concepiti. Attualmente sono in costruzione le navate centrali, caratterizzate da colonne che ricordano enormi alberi e un soffitto che sembra composto da giganteschi girasoli, e il transetto, compreso il coro e il rosone che gli darà luce. Con il completamento di queste parti, si procederà alla costruzione della cupola centrale. Nel 2008, nel corso di una vertenza tra municipio di Barcellona e Patronato della basilica sull'opportunità di non scavare tunnel sotterranei nelle vicinanze dell'edificio per non rischiarne il danneggiamento, è rimbalzata nella stampa la notizia che la Sagrada Familia non ha avrebbe avuto una concessione amministrativa e che risulterebbe (almeno formalmente), un'opera abusiva. Il Patronato ha ricordato invece che i lavori dunque iniziarono in perfetta legalità, dato che la competenza amministrativa spettava comunque a Sant Martì de Provençals, all’epoca ancora non unita a Barcellona e anche che vi è stato oltre un secolo di silenzio-assenso.

 

Ultimo aggiornamento ( sabato 19 luglio 2008 )
 
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