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In Bruges PDF Stampa E-mail
Scritto da Administrator   
domenica 21 settembre 2008

Il film racconta le vicende di due sicari, interpretati da Colin Farrell e Brendan Gleeson, che dopo un contratto andato male, vengono spediti dal loro capo (Ralph Fiennes) nella tranquilla cittadina di Bruges. La pace del luogo cambierà i due uomini, anche se la tranquillità durerà ben poco.

Ray è un giovane sicario irlandese che al suo primo incarico ha per errore ucciso un bambino e da allora vive tormentato dal senso di colpa; insieme al suo più maturo collega Ken viene mandato dal loro capo Harry a Bruges, in Belgio, con l'ordine di aspettare la sua chiamata per ricevere istruzioni. Nell'attesa, Ray si lamenta in continuazione della città, che trova cupa e noiosa, ed è alla ricerca di svaghi, mentre Ken si appassiona agli edifici medievali e all'atmosfera fiabesca che li circonda. I due si devono comportare nel modo più anonimo possibile, per confondersi fra i turisti: in realtà vengono coinvolti nelle situazioni più strane. Conoscono Jimmy, attore nano in un set bizzarro, con il quale condivideranno prostitute, droga e senso di emarginazione; Chloë, ragazza belga di cui Ray s'invaghisce, prima di scoprire che si tratta di una spacciatrice e rapinatrice di turisti; Marie, la proprietaria del loro albergo, signora dalla lingua tagliente, la cui gravidanza evidente scatena le angosce di Ray.

La telefonata di Harry finalmente arriva: a rispondere è Ken, al quale viene affidato il compito di sparare al giovane collega, che si è macchiato, secondo Harry, di una colpa troppo grave. Da quel momento, Ken oscilla tra la determinazione a portare a compimento il suo dovere e la pena per il ragazzo, che si dimostra più volte angosciato e pentito del suo tragico errore. Quando Ray cerca di togliersi la vita, è Ken a fermarlo, e a suggerirgli di fuggire. Salito su un treno, Ray viene però ricondotto a Bruges dalla polizia, che lo ferma per la denuncia di una persona da lui picchiata il giorno precedente. All'uscita dalla stazione di polizia ad attenderlo c'è Chloë, la quale dimosta di provare effettivamente un sentimento per lui.

Quando Harry viene a sapere che Ray non è stato ucciso, si reca personalmente a Bruges per risolvere la questione. Ken difende strenuamente l'amico, ma finisce ucciso; Harry raggiunge Ray dopo un rocambolesco inseguimento e gli spara, ma accidentalmente colpisce anche Jimmy, sul set del film vestito da bambino. Ricordando di aver detto più volte che, se avesse fatto un errore simile a quello di Ray, si sarebbe sparato immediatamente, tiene fede al suo proposito. Il film si conclude con le riflessioni di Ray, sospeso fra la vita e la morte: non vuole più morire, perché forse ha già trovato l'inferno in terra in cui scontare la propria pena, e questo inferno è Bruges.

Indegnamente Buonista

Sulle prime si ha la sensazione che questo film sia stato sponsorizzato dalla pro loco di Bruges, i dialoghi vertono continuamente sella bellezza di questa cittadina belga dove il capo di un’organizzazione si killer manda due suoi dipendenti per lasciar calmare le acqua dopo un omicidio finito in tragedia con l’uccisione per errore di un incolpevole bambino. Il film vorrebbe proporci una visione edulcorata e buonista di questi killers. Innanzitutto il capo che ha deciso di condannare a morte chi ha ucciso per sbaglio un bambino perché non so uccidono i bambini, neppure per sbaglio e lo manda a Bruges perché è la città più bella del mondo, per regalargli qualche giorno di paradiso prima di farlo ammazzare. Poi c’è il killer accompagnatore, uno che si ha ammazzato ma solamente persone che lo meritavano, ed infine il killer pasticcione che al suo primo incarico ha ucciso il bambino. Al di là della trama, baratta sopra il film vuole proporci una visione della vita di questa persone vista quasi dalla loro ottica, si sono killer, ma in fin dei conti sono bravi ragazzi, persone con sentimenti come tutti gli altri, persone che amano l’arte e la storia, che vestono bene e sono educate. STRONZATE ! Sono killer, non sono brave persone, in nessun caso, la trama buonista del film è semplicemente rivoltante anche se l’intero lavoro, tecnicamente è ben fatto, belle scene, bella fotografia, belle luci, tutto è realizzato a puntino ma purtroppo su una base disgustosa. In ogni caso alla fine il vero cattivo è il canadese, quel turista canadese che andatosi a sedere nella sala fumatori di un ristorante pretende che nessuno fumi e scatena un rissa per questo.

 
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