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Caccia ad Ottobre Rosso PDF Stampa E-mail
Scritto da Administrator   
venerdì 06 aprile 2007
  

 La Trama Ufficiale

Caccia ad Ottobre Rosso
The hunt for Red October
(1990)

Ottobre Rosso è il più moderno sottomarino della flotta sovietica, dotato di un rivoluzionario sistema di propulsione che lo rende silenzioso e quindi difficilmente individuabile. Lo comanda Marko Ramius, una leggenda vivente fra i sommergibilisti russi.

Ma alla prima missione in mare aperto, d'accordo con i suoi ufficiali, decide di disertare e di consegnarsi agli Americani. Ottobre Rosso diventa così preda di una caccia spietata sia da parte dei russi che degli americani, i quali temono un attacco nucleare a sorpresa.  Toccherà ad un espero della CIA intuire che il sottomarino sta disertando e convincere i militari USA a non distruggerlo ma bensì a proteggerlo dagli stessi russi. La sceneggiatura è tratta dall'opera prima di Tom Clancy datata 1984. Il produttore del film, Mace Neufeld, ne aveva letto le bozze nel 1983 e con lodevole lungimiranza se ne era immediatamente assicurato i diritti cinematografici. La Marina Americana ha fornito assistenza tecnica a garanzia di autenticità ed accesso precedentemente non consentito a sottomarini del "silent service" americano:pare che Clancy abbia fans anche tra gli ammiragli statunitensi. Il film è stato girato negli studi della Paramount, alla base navale di San Diego e sull'USS Enterprise. Ma l'asso nella manica del film consiste nella partecipazione di Sean Connery, che interpreta Marko Alexandrovich Ramius, il comandante dissidente.

 

Coinvolgente, avvincente e credibile.

Caccia ad Ottobre Rosso è l’esempio di come si può migliorare un testo derivante da un romanzo, evento rarissimo. Tutto in questo fantathriller contribuisce ad una buona riuscita. Innanzitutto è credibile perché è una storia dove non esistono buoni e non esistono mostri, il “buono” dei Russi, il comandante Ramius (Sean Connery) si presenta assassinando l’Ufficiale Politico del suo Sottomarino per eliminare uno scomodo ostacolo, il “buono” degli Americani Ryan (Alec Baldwin) pianifica come rubare un sottomarino da 1 miliardo di dollari ai Russi. Il tutto in un’atmosfera glaciale e priva di qualsiasi raggio di Sole, tutta girata nei toni del rosso e del blu nelle prodonfità dell’oceano.Ricordiamoci che si tratta di un film fatta quando gli effetti speciali computerizzati erano poco più che sperimentali eppure tutto è assolutamente realistico, il sottomarino, le battaglie sottacqua, assolutamente spettacolare l’emersione rapida del Dallas (girata dal vero) con il sottomarino che schizza letteralmente fuori dall’oceano per un terzo della sua lunghezza, rappresenta l’imponente apporto data dalla Marina USA a questo film.Il comandante Ramius, Lituano non Russo, seleziona Ufficiali a lui fedeli per disertare e sfruttare l’Ottobre Rosso, gioiello della Marina Russa dotato di un nuovissimo sistema di propulsione silenziosa per fuggire negli Stati Uniti, per evitare ripensamenti però pensa bene di avvertire gli alti ranghi con una lettera che giungerà solamente a nave salpata. Dall’altra parte dell’oceano gli americani prima si preoccupano dell’insolita attività dei Russi che scatenano la loro flotta alla ricerca dell’Ottobre Rosso, temendo di avere a che fare con un pazzo che vuole lanciare un solitario attacco nucleare, poi decidono di dare credito a Ryan, piccolo analista convinto che Ramius voglia disertare. L’occasione è troppo ghiotta, impadronirsi del sottomarino e poterlo studiare a piacimento. Ryan viene quindi catapultato nell’azione ed incaricato di contattare Ramius.  L’Ottobre Rosso riesce a superare tutti gli ostacoli, anche un sabotare a bordo e simulando un incidente al reattore sbarca l’equipaggio, tranne gli Ufficiali, per poi far credere a tutti di essere affondato.  Connery è assolutamente perfetto nei panni del comandante russo, qualcosa da ridire su Tim Curry, un po’ ridicolo nel ruolo del medico di bordo, l’insieme è nella sostanza quasi perfetto, la tensione rimane abbastanza costante, colpi di scena, battaglie sottomarine, musiche e immagini davvero imponenti, non per niente vinse l’Oscar per gli effetti sonori.   Un raro film in cui gli Americani non sembrano poi così antipatici ed i Russi non vengono dipinti come degli idioti.

Marcello Salvi


Sean Connery al periscopio

Ultimo aggiornamento ( venerdì 06 aprile 2007 )
 
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