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Sex List PDF Stampa E-mail
Scritto da Administrator   
lunedì 22 dicembre 2008

Sex List

Jonathan è un contabile a cui l'amico avvocato Wyatt fa conoscere un misterioso sex club noto come The List. Inizialmente affascinato dal nuovo, seducente mondo con cui è entrato in contatto, Jonathan si ritroverà però come sospettato numero uno della sparizione di una giovane donne e di una rapina multi-milionaria.

Il film prende spunto da un'abitudine molto newyorchese che nel film viene resa elitaria e quasi massonica. L'abitudine è quella di crearsi una Sex List personale, un ristretto cerchio di persone, che possono essere amici, conoscente, colleghi di lavoro, disponibili ad incontri sessuali in quelle serate tremendamente vuote che possono esserci in ua città sfavillante ma anche estraniante come può essere New York. La Sex List funziona in maniera molto semplice, si chiama la persona scelta, si chiede se è libera e se la risposta è si si combina al volo l'incontro. A New York si fa così tutti i giorni. Il film esaspera l'abitudine, la rende abitudine da alti ranghi, la rende ancor più trasgressiva negando l'dentità di chi prende parte al gioco, "niente nomi", è una delle regole basilari. L'insignificante contabile Jonathan McQuarry (Ewan McGregor) viene tirato dentro ad arte dal grande (finto) avvocato Wyatt Bose (Hugh Jackman) con l'unico scopo di farselo amico, coinvolgerlo sentimentalmente ed emozionalmente con una sua astuta complice (Michelle Williams) per constringerlo, approfittando del suo lavoro di revisore contabile per grandi aziende, a far sparire qalche decina di milioni di dollari inscenando il rapimento della ragazza. Il contabile però capisce all'ultimo il trucco ed al momento di trasferire il denaro in una banca di Madrid lo blinda con una doppia firma che scompagina i piani perfetti dell'astuto Bose.

Buona Idea, Realizzazione Dilettantesca

L'idea, peraltro derivante dalla realtà, meritava miglior trattazione, la storiella perde quasi subito credibilità, tutto troppo casualmente perfetto nel modo in cui il piccolo contabile entra nel grande giro, soprattutto incomprensibile come possa una persona dallo stipendio così misero (vive in un appartamento con i tubi che persono dal soffitto) poi possa permettersi alberghi da 500 euro a notte per i suoi incontri occasionali con grandi nomi della New York che conta. Ancor più risibile la teoria seconda la quale avrebbe accesso a milioni di euro disponibili al suo ciclk. Il finale poi è risibile, con una sparatoria a Madrid, in pieno Paseo del Prado che non attira nessuno, ma proprio nessuno, neppure un piccione di passaggio e con le valigette contenenti 20 milioni di dollari che vengono abbandonate accanto al cadavere dal contabile, ormai senza patria, senza nome e senza soldi. Non c'era bisogno di mettere in campo nomi di quelli di Jackman o McGregor per realizzare un simile filmetto, tutto sommato godibile, ma non credibile.

Ultimo aggiornamento ( domenica 21 dicembre 2008 )
 
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