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Digione 2008 - 5 PDF Stampa E-mail
Scritto da Administrator   
lunedì 05 gennaio 2009

Alla fine tra un ingorgo ed un lavoro in corso entriamo nel parcheggio dell’aeroporto che sono le 18.10, con l’imbarco alle 18.25 siamo in tempissimo, attraversiamo la piccola hall dell’aeroporto, saliamo le scale mobili e mentre andiamo su vedo la scritta “cancelled” accanto al volo per Ciampino delle 18.55 e mentre ancora sto cercando di metabolizzare la notizia la scala mobile mi scarica esattamente davanti alle biglietterie Ryanair che sono prese d’assalto da tutti coloro che si sono visti i voli cancellati, difatti il nostro non è il solo, quasi tutti i voli della serata risultano cancellati, principalmente perché a causa della nebbia i velivoli in arrivo alcune ore prima sono stati dirottati a Trieste e quindi non sono disponibili alla ripartenza.


Per però noi il problema è diverso, l’Aeroporto di Ciampino è chiuso dalla mattina a causa di un fuori pista e non riaprirà che domani. A questo punto sarebbe stato lecito lasciarsi prendere da un minimo di panico. Soli all’Aeroporto di Treviso, senza volo, in una struttura dove gli unici posti a sedere sono dopo i varchi e quindi in zona inaccessibile e comunque con la prospettiva che l’aeroporto ad una certa ora chiude comunque lasciando tutti all’addiaccio, ma il problema vero è che il giorno dopo ci spetta l’imbarco sul “primo volo utile”, quindi sul primo volo dove c’è posto, il che potrebbe dire entrare in una lista d’attesa lunghissima, anche perché il criterio sul come si sceglie chi debba imbarcare e chi no mi sfugge.

Ma qui viene fuori lo spirito e l’esperienza del viaggiatore professionista, quale con evidente immodestia, mi picco di essere. Dovendo tornare da Digione ed avendo Annalisa fattomi presente che nonostante i tempi ci fossero non potevano essere sicuri di riportarci all’Aeroporto per tempo visto che comunque quale tipo di traffico si poteva trovare in autostrada non era prevedibile, sfruttando alcune incredibili offerte Ryanair, avevo prenotato, oltre al volo della sera del 10, anche il primo volo della mattina dell’11, quindi a noi, come passeggeri regolarmente prenotati e con tanto di check-in ondine già effettuato, l’imbarco spetta di diritto, con precedenza ineluttabile sui passeggeri da ricollocare del volo cancellato.


Ora però ci si prospetta un altro problema, passare la nottata. Detto fatto, ricordo perfettamente dove si trova la fermata del bus numero 6 che porta a Treviso Stazione FS, lì un albergo ci sarà, lo aspettiamo e nel mentre leggiamo sulla panchina della fermata la pubblicità di un Hotel, telefoniamo, hanno due camere libere, prenotiamo. Il bus passa, chiedo all’autista quale altro bus dobbiamo prendere per arrivare in Via Silvio Pellico a San Trovaso, mi dice l’11, ma mi dice anche che è difficile, perché c’è lo sciopero totale assoluto generale, il bus numero 6 funziona perché come collegamento con l’Aeroporto è un Servizio Garantito anche in caso di sciopero.

Quindi giunti alla Stazione prendiamo un taxi, che in pochi minuti ci scarica, pensate un po’ dove ? A Preganziol ! Difatti l’Hotel Sole si trova proprio lì. L’albergo non male, ma è nel nulla, c’è sciopero dei mezzi pubblici e per colmo di sfortuna è giorno di chiusura della pizzeria accanto all’edificio, siamo costretti a ripiegare su l’unico locale aperto, una specie di covo nella notte, molto chic e trendy, dove si servono solamente cose di gran classe, il primo impatto non mi piace, i locali dove arriva il cameriere e ti snocciola a voce il menù senza darti uno straccio di carta mi irritano di primo acchito, ma ormai siamo lì ed altre alternative non abbiamo.


Alla fine dei giochi per una bruschetta, una ribollita (scarsa sia di porzione che di qualità) ed una specie di insalata con sopra del caprino, il tutto innaffiato da una mezza minerale e due bicchieri di vino ci scuciono 67 euro. Alle ventidue e trenta siamo in camera, la mia è molto bella e grande, scoprirò in seguito che è quella le cui foto sono sul sito dell’albergo, quindi è probabilmente la migliore, dormo bene, l’appuntamento è per le 06.15 nella hall, dove chiameremo un taxi per l’aeroporto, dove abbiamo il volo alle 07.55. Scendo nella hall alle 06.10 e scopro che siamo chiusi dentro, difatti l’albergo chiude dalle 24 alle 07, panico, mi guardo in giro, vedo un telefono su un muro ed un foglietto che avverte di  comporre il 9 per le emergenze.


 
Intanto è arrivato Giovanni, compongo il 9, mi risponde una voce assonnata, spiego in tre parole che dobbiamo lasciare l’albergo perché abbiamo l’aereo, dieci minuti ed arrivo un addetto, ci fa il conto e chiama il taxi, alle 06.50 siamo in aeroporto e scopriamo che il volo delle 07.55 è stato spostato alle 15.35 perché Ciampino è ancora chiuso, a questo punto non possiamo fare altro che aspettare. Alle 11 Giovanni si fa prendere dal panico, da retta ad una Signora che dice che quel volo non partirà, agli addetti dell’aeroporto che dicono che i primi posti per chi ha avuto il volo cancellato saranno di lì ad una settimana.

La signora dice “torniamo con il treno”, alla fine cedo alle pressioni di Giovanni anche se per mia natura sarei rimasto tranquillamente in aeroporto ad aspettare gli eventi, il tempo di prendere il treno ci sarebbe stato dopo, singolarmente mentre siamo alla fermata del bus la signora sparisce, la vediamo che torna in aeroporto, noi arriviamo alla stazione di Treviso con solo 5 minuti per fare i biglietti e prendere il treno, mentre Giovanni impreca contro la fila di oltre trenta persone che c’è in biglietteria io adocchio una macchina automatica, la violento con una carta di credito ed in due minuti ottengo i due biglietti per l’Eurostar per Roma.


Mi tiro Giovanni fino al binario dove saliamo letteralmente al volo sul treno per Mestre passando alle spalle del capotreno che già sventola la bandiera verde.  A Mestre facciamo un rapido pasto con un panino e finalmente, alle 12.54, puntualmente arriva l’Eurostar che viaggia liscio e tranquillo ed alle 17.08 arriva a Roma, filobus ed alle 18 sono a casa. Saprò poi che il volo per Roma è regolarmente partito alle 20 e queste volta viene a me da imprecare, avevamo già il biglietto ed invece abbiamo speso ben 62 euro a testa di treno solamente per non avere un po’ di pazienza.Quando si viaggia la pazienza è la prima cosa da mettere in valigia, se non si riesce ad averla si resta a casa, diversamente ci si rovina il viaggio e lo si rovina agli altri.
 
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