Nelle prime ore di Domenica 15 Febbraio è venuto a mancare il Dottor Carlo Lodi, Presidente del Pipa Club Italia, Presidente del Fenice Pipa Club di Venezia e mio amico.

Ci conoscemmo il 26 Febbraio del 2006 in occasione del I Trofeo Città di Padova, appena lo vidi nel Salone capii subito che quel Signore distinto non poteva che essere il Presidente di un Pipa Club, era iconograficamente perfetto, alto, elegante, con la pipa fumante in una mano e l’altra in tasca, un distintivo dorato sul bavero della giacca.

Dopo il pranzo lo avvicinai, mi presentai, lo misi a conoscenza del fatto che io ed altri amici stavamo per fondare un Club a Roma, si dimostrò entusiasta, gli chiesi ragguagli circa le eventuali modalità di Iscrizione al Pipa Club Italia e gli lasciai il bigliettino del Club, sul treno che mi riportava a Roma mi accorsi improvvisamente che sul bigliettino non c’era il mio numero di telefono, ma solamente l’email; con mio stupore la mattina dopo, aprendo la posta elettronica trovai proprio una sua email con tutte le spiegazioni delle procedure di Iscrizione al Pipa Club Italia ed in allegato tutta la documentazione.

Iniziò lì un rapporto che si trasformò ben presto in amicizia, Carlo era una persona estremamente affabile, sempre ben disposto con tutti, disponibile ad ogni proposta contrario ad ogni divieto; furono proprio la sua vitalità e passione a farmi comprendere che il Pipa Club Italia non era un’Istituzione polverosa e stantia. Carlo prendeva il treno, la macchina, l’aereo, andava dove era necessario, partecipava alle Manifestazioni, accompagnava sempre la Nazionale ed i Clubs, non era un Presidente da scrivania.

Molti mesi dopo, nel nostro primo vero incontro tra Presidenti di Club, mi apparve dietro le porte automatiche della zona arrivi del Vecchio Aeroporto di Treviso, nel suo trench beige, in una mattina nebbiosa, ancora quasi buia, che sarebbe diventata poi solare, con la sua vecchia Saab nera mi portò a fare colazione in un affollato bar sul Terraglio e l’ultima immagine che ho di lui è del 30 Novembre 2008, quando, al Nuovo Aeroporto di Treviso, mi salutava alzando la mano mentre passavo sotto la macchina dei controlli.

Carlo per me, per noi, per tutto il nostro movimento ha rappresentato, sempre rappresenterà, un ideale forse ineguagliabile, le nostre colazioni di fine Novembre nell’aria livida e fredda delle prime luci della giornata in qualche bar sulla Statale tra Treviso e Preganziol mi mancheranno tantissimo, mi mancheranno le sue caramelle alla menta ed i cioccolatini al peperoncino che sempre trovavamo sul tavolo delle Riunioni e quella Pipa Blu che mi regalò per l’ingresso del Club nella Federazione è il legame fisico e tangibile che ci unirà per sempre.

Impegni non procrastinabili presso il Tribunale di Roma mi impediranno di essere fisicamente presente ai suoi funerali, ma sarò lì con lo spirito e fumerò una pipa in sua memoria sperando che il fumo salga fino a lui.