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Il Segno del Comando - P7 PDF Stampa E-mail
Scritto da Administrator   
lunedì 27 aprile 2009

Il Segno del Comando

Storia della Produzione

Nel 1968, tra i vicoli di Trastevere, gli sceneggiatori Dante Guardamagna e Flaminio Bollini evocano, quasi per gioco, antichi manoscritti, pittori e poeti ottocenteschi, zingare sibilline e presenze fantasmatiche. Non immaginano che stanno dando vita ad una storia che rimarrà negli annali della televisione italiana.

Il soggetto, alla cui collaborazione partecipano altri due sceneggiatori, Lucio Mandarà e Giuseppe D'Agata, viene venduto alla RAI, che però lo accantona momentaneamente. Solo qualche anno dopo viene “riesumato” ed i vertici RAI danno il via alla realizzazione. I 4 cominciano a scrivere la sceneggiatura, ma Guardamagna e Mandarà lasciano subito, mentre Bollini (che si propone anche per la regia) e D’Agata continuano. Arrivati a metà e fermi ad un punto morto, Bollini abbandona, lasciando D’Agata da solo. Riuscirà comunque a finire lo script. Seguono diversi mesi di preparazione in studio, per poi passare alle riprese vere e proprie tra Roma e Napoli (molte le ricostruzioni negli studi partenopei ad opera dello scenografo Nicola Rubertelli).

Il tema trattato è inusuale per i tempi: si parla di occultismo, di esoterismo, perfino di reincarnazione e l’alone di magia e mistero che si crea è tale da suggestionare tutta la troupe. La censura avrebbe persino costretto ad eliminare dal copione alcune parole giudicate troppo forti. La realizzazione del finale è alquanto travagliata. Ne sarebbero stati preparati addirittura cinque, ma comunque Daniele D’Anza è costretto a cambiarlo su pressione di alcuni attori (tra cui Silvia Monelli), che lo reputano troppo poco “magico” rispetto al resto della storia. Una curiosità:la data "cardine" dello sceneggiato,il ventotto marzo,è quella di nascita di Paola Tedesco.

Viene trasmesso il 16 maggio 1971, sul Programma Nazionale (l’odierna Rai Uno) dalle 21.15 alle 22.15 circa, in cinque puntate domenicali (la quinta e ultima verrà trasmessa il 13 giugno 1971). Il Segno del Comando paralizza il paese, avvince, intriga ed impaurisce il pubblico televisivo, che conta un ascolto medio di 14.800.000 spettatori.

La sigla finale dello sceneggiato, la canzone Cento campane, scritta da Fiorenzo Fiorentini per il testo e da Romolo Grano per la musica era cantata da Nico Tirone, il cantante del celebre gruppo beat Nico e i Gabbiani, ma non riscosse molto successo; incisa dopo un anno da Lando Fiorini, entrò invece in classifica.

Nei primi anni novanta, Mediaset realizza il remake per La Cinq, il “Canale 5 francese”. Sbrigativo e, comunque, non all’altezza dell’originale, vanta, però, la partecipazione di diversi attori noti, tra i quali spicca Robert Powell nei panni del professor Forster.

Nel 1994, Giuseppe D’Agata rielabora la sceneggiatura e ne ricava un romanzo, pubblicato dalla Newton Compton Editori. Lo sceneggiatore ne approfitta per ripristinare il finale originale, che svela alcuni punti rimasti in sospeso nella riduzione televisiva. Dopo circa trent’anni, viene rieditato in VHS e DVD dalla Elleu Multimedia.

http://www.teledico.com/sdc/index.htm

Ultimo aggiornamento ( martedì 14 aprile 2009 )
 
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