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Marsiglia 07 - 4 Luglio PDF Stampa E-mail
Scritto da Administrator   
mercoledì 15 agosto 2007

Marsiglia

Massilia

 

Il 4 Luglio la sveglia suona alle 6.30, tiro le tende e sopra Lione trovo un cielo livido e minaccioso molto più che nei giorni precedenti, grosse nuvole nere si stanno addensando sulla città. Mi vesto rapidamente e rapidamente mi infilo nella Metro per andare alla Stazione della Part Dieu dove alle 8.18 devo prendere il TGV proveniente da Ginevra e diretto a Marsiglia. Mi imbatto nelle orde di lionesi che vanno al lavoro, un incubo, sembra di stare a New York, nei cunicoli che vanno dalla Metro alla Stazione sembra si sia riversato il mondo intero e quando finalmente riesco a ricavarmi un posticino al bar per prendermi un cafè creme ed un pain au chocolat sono già le 8.

Il treno arriva puntualissimo, l'altoparlante annuncia 5 minuti di sosta, trovo il mio posto e mi accomodo. Sui treni francesi, a differenza che sui nostri Eurostar i posti sono larghi e ben spaziati e quindi si viaggia comodi, un po' come sul vecchio Pendolino ETR 450. Il treno impiega dieci minuti ad uscire dall'intrigo del sistema ferroviario di Lione ed appena è fuori si sente uno strappo secco, una specie di urto, e la velocità prende ad aumentare, dopo 5 minuti il rumore classico del treno è sostituito da un sibilo, il sibilo del convoglio che taglia il vento, il panorama scorre velocissimevolmente, il tempo preso tra due paline chilometriche mi dice che viaggiamo poco sopra i 300 orari.
 
Forse dormicchio un po', vengo destato dall'altoparlante che annuncia che ci stiamo approssimando ad Avignone dove faremo 3 minuti di sosta, finito l'annuncio il treno sembra impattare qualcosa, la velocità rallenta vistosamente ed il sibilo sparisce, dopo 5 minuti entriamo a passo d'uomo nella Stazione di Avignone TGV che come tutte le stazioni dedicate ai TGV è stata costruita fuori dalla città per permettere al treno tempi di rallentamento ed accelerazione minimi. Vedo molte persone che si catapultano fuori dal treno per fumare una sigaretta, poveretti, mentre sul binario un ragazzo dall'aspetto arabo compone un SMS indossando la maglia della Roma.

Noto che su Avignone il cielo non è così cupo come a Lione. Si riparte, in breve il treno viaggia nuovamente avvolto dal sibilo e puntualmente finisce la sua corsa alla Gare St. Charles di Marsiglia. Il cielo di Marsiglia è limpido e azzurro ed il Sole picchia senza pietà. Non esco neppure dalla Stazione, faccio la tessera giornaliera della Metro e mi infilo nei cunicoli, ho pianificato una visita accurata. Prima tappa il Palais Longchamp nella zona zord. Il Palais in realtà è una sorta di immensa fontana che fa da ingresso principale al Parco dentro il quale si trova il Giardino Zoologico. Salendo le scale che portano al Parco mi rendo conto che stamattina il Mistral, il vento di Marsiglia, tira che è un piacere.
 
Il giro per il Parco è rapido anche perché non è niente di speciale tolta la grande fontana, scendo sulla strada per prendere il Tram, ho studiato bene le cartine prima di partire, da qui posso arrivare con una sola linea direttamente in centro ... peccato che proprio oggi 4 Luglio la Società dei Trasporti di Marsiglia ha deciso di partire con la nuova viabilità cambiando i numeri di quasi tutte le linee, alla fine per fortuna trovo alla fermata una signorina della società dei trasporti con un opuscolo e scopro che il tram ha solamente cambiato numero, non percorso, quindi appena passa quello giusto lo prendo e via verso la zona vitale di Marsiglia.

Dopo numerose fermate scendo all'inizio di Rue de la Republique e qui voglio fare una digressione. E' interessante notare come in ogni città francese ci siano delle vie, strade, piazze con nomi fissi che si trovano invariabilmente in centro, Rue de la Republique è un classico, ma anche Place Jean Jaures e Boulevard Gambetta, un po' come nelle città del Sud Italia, almeno una volta, non mancava mai Via Roma e Piazza Umberto I. Torniamo a noi. Sceso dal tram svolto per Boulevard des Dames e mi dirigo verso l'Arco di Trionfo, che non si capisce bene cosa ci stia a a fare a Marsiglia ma visto che c'è diamogli una sbirciata.
 
Nella Piazza dove si trova l'Arco c'è un mercatino Arabo, saranno dieci venditori ma il baccano è infernale e mi viene da chiedermi come deve essere un vero suk in un vero paese Arabo. A piedi attraverso qualche strada e mi dirigo verso Les Vestiges, i resti dell'Antica Città Romana di Massilia che ha dato origine all'odierna Marsiglia, incredibile a dirsi le Rovine si trovano nel giardino di un centro commerciale. Due passi, un angolo e sono al porto, che in realtà è un bacino di attracco turistico visto che il porto commerciale vero e proprio è stato da tempo spostato nella parte Ovest del Golfo essendo quello originario diventato troppo piccolo.

Noto subito la sagoma di Notre Dame de la Garde, la chiesa che domina Marsiglia dalla collina e che si vede da praticamente qualsiasi parte della città. Mi dirigo all'imbarco dei battelli per lo Chateau d'If, la prigione di Montecristo, ma devo rinunciare a malincuore, la gita tra andata, visita e ritorno mi porterebbe via 4 ore che non ho poiché voglio visitare per bene la città e di cose da vedere ne ho ancora diverse. Quindi a piedi mi dirigo verso la Cattedrale che si trova dall'altra parte del porto, su una specie di altura e per raggiungerla tocca arrampicarsi su per delle strade in salita e delle scale. Lungo la via incontro la chiesa di St. Laurent che sembra uscita dal tempo e dalla storia.
 
La Cattedrale è una delusione, sia perché vista dal vivo non fa un grande effetto sia perché è chiusa per restauri, quindi prendo la strada che corre intorno alla piccola altura per fare ritorno al porto, ma il Mistral tira modello Bora e rinuncio, torno sui miei passi e rifaccio le scale che avevo fatto all'andata, che almeno essendo incassate tra alti palazzi ed essendo perpendicolari al vento non lo incanalano. A questo punto direi che la prossima tappa deve essere Notre Dame de la Garde, dovrebbe esserci il bus numero 60 che si arrampica fino ad essa e che parte dalla lato opposto del porto, quindi mi predispongono a rifare tutto il percorso a ritroso. Il porticciolo è pieno di turisti dall'aria svagata che forse come me si guardano in giro e cominciano a pensare che Marsiglia sia una città sopravvalutata, molto ben venduta.

Alla fermata del bus 60 scopro che secondo l'orario passa ogni 40 minuti ed è passato da appena 10 minuti, che fortuna ! Comunque i 30 minuti di attesa alla fermata, che poi diventeranno 25, non sono sprecati, mi godo la vista normale di una certa particolare. Noto subito che qui è difficile separare il francese dal non francese, perché a parte gli americani, la cui origine gli si legge in faccia, il resto della popolazione di Marsiglia sembra un misto ormai consolidato di francesi del sud, arabi, italiani, corsi, una sorta di nuova razza. I lineamenti sono tendenti all'arabo ed il colore è appena olivastro e sembra siano tutti così.

L'autobus infine si arrampica strenuamente su per stradine ripidissime creando dietro di se una coda di macchine impazienti, il viaggio dura poco più di 15 minuti e quando arrivo sul piazzale della Chiesa mi rendo conto che qui il Mistral si è incattivito, a malapena riesco a camminare controvento per raggiungere la scalinata che porta dentro il Santuario. L'interno è molto piccolo anche se graziosamente decorato con marmi colorati, la cosa che noto subito e che mi colpisce sono le funi che scendono dal soffitto alle quali sono legati diversi modellini di navi. Notre Dame de la Garde, letteralmente Nostra Signora della Guardia, detta anche del "Buon Mare", è la Chiesa dei Marittimi e chi è scampato ad una disgrazia marina porta qui un segno.
 
Così si vedono modellini di transatlantici, di pescherecci, di rimorchiatori, persino di sottomarini che placidamente pendono dalle volte attaccati a sottili spaghi. Il piazzale esterno è poi ricoperto di quadrati di marmo a mo di ex voto e sembra che sull'altro lato stiano ampliando la terrazza per fare altro spazio alle placche marmoree. La Chiesa è tutto sommato recente, inaugurata nel 1864, è ancora in fase di ammodernamento dopo una chiusura per restauri di tre anni. Su una facciata, delle targhe in 4 lingue, tra cui l'Italiano, fanno da cornice ad alcuni segni di mitraglia accusati dalla Costruzione nel 1944, durante la battaglia per la Liberazione della Città.

Dalle terrazze si gode un panorama mozzafiato sul Porto, la Città, lo Chateau d'If, a patto di reggersi saldamente perché il Mistral ha una forza spaventosa. Scendo nuovamente ad attendere l'autobus che per fortuna a questo giro arriva quasi subito e riscendo verso il porto per mangiare, una panino alla francese con ripieno di insalata ed una coca cola in un bar del porto e sono a posto. Controllo la guida e scopro che ormai ho visto praticamente tutto, decido quindi di prendermela con calma, mi resta da fare una passeggiata in Rue de Rome che si trova appena alle spalle del porto, quindi esco dal Bar e mi dirigo alle spalle del porto.
 
Prima di arrivare in Rue de Rome paso nuovamente davanti ai Jardin des Vestiges dove si trovano i resti Romani ed attratto da un locale con bei tavoli in legno entro ed ordino un Pastis. Il Pastis è un tipico vezo Marsigliese, si tratta in pratica di uno sciroppo d'Anice molto alcolico, circa 50 gradi, che viene diluito in 4 parti di acqua alla moda francese, con diluizione progressiva. In pratica mi viene portato un bicchiere con tre dita di sciroppo e due cubetti di ghiaccio e a parte una bottiglia con mezzo litro di acqua ghiacciata, quindi si allunga lo sciroppo e si beve e quando il bicchiere arriva a metà si allunga di nuovo e via così finché l'acqua non finisce.

Si sono fatte le 16.30 ed il treno è alle 20.18, quindi riprendo il cammino e mi dirigo verso Rue de Rome, prima però passo davanti ad un Tabaccaio che sapevo essere uno dei migliori di Marsiglia, Le Dome, peccato che sia una delusione spaventosa, passo oltre e via su per Rue de Rome, stretta strada in leggera salita ma molto trafficata, negozi ovunque, un mare di persone, un tappeto di carta per terra, mai vista strada più sporca nella mia carriera di viaggiatore. A circa metà strada si apre la Piazza della Prefettura ed in fondo la Place Castellane con un alta colonna. A questo punto sono stanco e deluso. Marsiglia non è una città adatta ai miei gusti.
 
Mi infilo nella prima fermata della Metro che trovo e mi dirigo nuovamente verso il Parco di Longchamp dove mi cerco una panchina ombrosa e trascorre una tranquilla ora leggendo la guida di Marsiglia. Spero di arrivare a Lione in orario perché questa è in pratica l'ultima sera che ho disponibile visto che il Venerdì dovrò prendere il bus per l'Aeroporto alle 7 del mattino e quindi non potrò andarmene in giro di notte più di tanto. Alle 19, con tutta calma, scendo dal Parco, giù di nuovo in Metropolitana ed in due fermate sono alla Gare St. Charles. Per ingannare il tempo guardo un po' i negozi e faccio qualche acquisto. Qualche cartolina da aggiungere alla mia collezione e la Tazza Ufficiale dell'Olympique Marseille, mi sono rifiutato di acquistare anche la sciarpetta come faccio di solito perché era tale e quale quella della Lazio e non sarei riuscito a toccarla senza ustionarmi le mani. Il treno è puntale (in Francia succede spesso, direi sempre) ed alle 22 scendo alla Gare Part Dieu ed essendomi riposato in treno mi predispongo ad un giro notturno di Lione. Dopo cena però !

Ultimo aggiornamento ( domenica 19 agosto 2007 )
 
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