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The Cagli Experence 2006 PDF Stampa E-mail
Scritto da Administrator   
sabato 25 agosto 2007

The Cagli Experience 2006
 

L’avventura inizia alle ore 20.00 del 28 Aprile 2006 quando il Cagli Express fa la sua ultima fermata per caricare Anghelos ed il sottoscritto, ingombri di bagagli e vettovaglie, e poi via lungo l’autostrada fino ad Attigliano e poi ancora su per le stradine strette e contorte che si inerpicano per le colline fino a raggiungere Roccalvecce, immersa nel verde del Lazio, qui tosto si scaricano i bagagli si montano i tavoli ed il barbecue, si prepara la brace con corteccia di cipresso e man mano che escono dalla capiente ghiacciaia si giustiziano sul fuoco salsicce, spiedini e costine di maiale, il tutto annaffiato con dell’olio, infilato nel pane e bagnato con beveraggi vari, i fumi del barbecue si confondono con quelli del Latakia fin oltre l’ora delle Streghe, quando i viandanti occupano le postazioni e parte la visione del mitico L’Erba di Grace. Son tre tocchi dopo la mezzanotte quando i letti vengono finalmente utilizzati. La sveglia suona alle 06.30, rapida colazione, zaini in macchina e via ! Si scende giu’ verso la diga di Alviano, poi quella di Corbara, si costeggia il bacino artificiale, lungo e sinuoso fino alle porte di Todi e poi su a Nord verso Perugia, Umbertide, Gubbio ed infine verso Cagli dove si arriva che da poco son passate le nove. Per le vie e le piazze si incontrano pipatori sparsi, a tratti un po’ persi, in una uggiosa mattinata cagliese, ci si guarda intorno alla ricerca del luogo deputato al Convegno e ci si inerpica su per le consunte scale fino alla sala designata che si trova vuota, alla spicciolata arriva qualcuno, ma sempre troppo pochi, alla fine siamo una quarantina. Pochi gli interventi, alcuni illuminati, come quello di Cristiano che rilancia l’idea della Federazione ed aggiungo io non contrapposta al Pipa Club Italia ma in accordo con il Pipa Club Italia, alcuni particolarmente virati sull’aspetto economico della questione, come quello di Alberiko, incentrato sulla possibilita’ di ottenere benefit dai produttori, intelligente come quello di Lupopipatore con la sua idea dei gruppi di acquisto, alcuni geniali, come quello di Massimo Musico’ che propone la creazione di una rivista telematica gestita direttamente dai club e da distribuire dietro abbonamento tramite internet, alcuni singolari come quello di Loewe che sale sul palco con il manico di un piccone e parlando di “braccio armato” e “piano d’azione” chiama alla concordia promettendo bastonate a tutti. Si stila un documento, una sorta di impegno formale che tutti (o quasi) firmiamo, sul retro di un foglio di divieto di fumo che Cristiano aveva recuperato chissa’ dove ed io avevo conservato nella tasca della giacca senza sapere a cosa sarebbe servito. Sciolto il convegno si parte in liberta’ verso le mete del pranzo che ognuno si organizza dove vuole; noi si capita in un simpatico locale dove con 5 euro a testa ci strafoghiamo di pizza rossa, bianca, farcita al prosciutto, alla mortadella, al tonno e carciofini e finalmente si parte alla caccia dell’albergo per qualche minuto, ma solamente qualche, di ristoro perche’ il tempo incalza, una rapida doccia e poi via, piu’ veloci della luce, la mostra apre e ed arriviamo al Chiostro che gia’ alcuni tavoli sono pronti. Pero’ un po’ la stanchezza della notte semibianca, della cavalcata tra le colline umbre all’alba, lo stress del convegno, il fatto che ancora pochi pipemaker sono presenti l’esperienza e’ limitata e si punta decisamente alla cena.

Giunti al ristorante acchiappiamo un tavolo in posizione dominante e messa, come si conviene, a capotavola la Vilma Armellini, ci si accomoda, e dunque Batave, Zak, Linjenier, Anghelos, Tzi, Ismaele, Mificrozet, Lupopipatore, con frequenti e significative puntate di Bruto tra una portata e l’altra, si passa una serata in grande allegria anche perche’ accanto al nostro tavolo c’e’ quello dei Toscani, Cristiano, Karibil, Enzo con Signora, Samael e gli scambi sono frequenti, le bottiglie vanno via una dietro l’altra, si festeggia il Compleanno di Xavier Vasquez de Prada, Presidente del CAP Madrid e simpaticissima persona che il giorno dopo mi consegnera’ la mia tessera del CAP Madrid e la Pipa dell’Anno del loro Club fatta da Musico’. Anche questa volta e’ passata da un pezzo l’ora delle streghe quando il Cagli Express, al quale per l’occasione si e‘ aggiunta la Vilma Armellini, lascia il luogo del baccanale per riguadagnare l’albergo dove le nostre stanche membra hanno potuto avere meritato, seppur breve, riposo.

Domenica mattina. Ore 08.30, dopo due notti in quasi bianco le facce non sono delle migliori, una robusta colazione con cappuccino, crostata di nutella, crostata di mele, crostata di prugne, crostata di albicocche torna utile a dare qualche energia e via di nuovo di corsa verso il laboratorio di Bruto, epico il viaggio sotto la pioggia battente su per stradine sterrate che non sono mai giuste, ma il luogo al fine ci appare nella sua interezza, calendari compresi ! Qui il nostro Linjenier con il permesso del Maestro ravana nel cestone degli scarti dove recupera numero 5 teste gia’ sbozzate, due con la vera gia’ innestata, con piccoli difetti, pero’ recuperabili, numero 1 pipa finita con bocchino, grezza, scartata per un difetto che ai nostri profani occhi non appare comprensibile, numero un abbozzo gia’ squadrato e forato per una canadese da 20 centimetri. Il nostro pipemaker in erba sembra essere stato colpito sulla testa con una mazza ferrata ed ha visioni mistiche di pipe con l’aureola. E alla fine via di corsa, Bruto al seguito verso il chiostro dove questa volta tutti stanno esponendo, Musico’, Armellini, Foresti, Becker, Baldi ed altre decine, che non posso ricordar tutti tanti erano. Si fa il giro dei tavoli, ci si ferma estasiati, a  volte perplessi, e quando si e’ finito si ricomincia. Si fa la foto di Gruppo. Manca poco a mezzogiorno quando una notizia serpeggia tra le arcate: “La pipa di PES e’ qui !”, Pino sotto un gazebo con uno scatolone, letteralmente, spaccia le PESsime pipe, qual meraviglia appare ai nostri occhi, la visione di quella scatola e’ estasi allo stato puro, i Congiurati si dividono il malloppo e sembrano bambini sotto l’albero di Natale.

Ora di pranzo infine, la fila scoraggia i piu’, ma noi grazie ai nostri potenti mezzi ed ad un infiltrato la aggiriamo e tra piattate di salame, lardo, coppa, polenta e Pinot Nero ci allontaniamo furtivamente verso un tavolo libero nel centro del Chiostro dove far sparire nei nostri stomaci il maltolto. Ma neanche l’ora di finire che scatta l’ora della Gara ed allora tutti in fila lungo il paese alla Ricerca della Sala Perduta che infine troviamo in un viottolo della Piazza Principale, qui arriviamo in tempo per il discorso del Presidente del Pipa Club Italia e del Sindaco, prontamente redarguito dal cane di Pino con potenti abbaiate, segue distribuzione del materiale e poi Fuoco alle Polveri ! La Gara e’ serrata, serratissima, ma con diversi Campioni del Mondo ed Europei in gioco la questione si prospetta subito senza storia, alla fine vincera’ Cosmo, gia’ vincitore a Padova con 2 ore 34 minuti e spiccioli, ed oltre al premio bisognerebbe dargli anche una medaglia per essere riuscito a fumare quella roba cosi’ a lungo ! Comunque alla fine Edu si e’ portato a casa in premio un bella Calabashina Liscia ed io un bel pigino in Bamboo di Dal Fiume. Da notare che iscrivendosi alla Gara, oltre ad avere diritto alla Pipa Santambrogio da Gara ci hanno pure regalato una Stanwell De Luxe.

Finita la Gara i Pessimi Elementi riprendono la via di casa, e dopo avere attraversato le Marche, l’Umbria e parte del Lazio ecco di nuovo Roccalvecce, ognuno tira fuori dagli zaini le proprie conquiste, si espone il bottino e lo si fotografa per i posteri, poi … fave, pecorino, pane, vino, spaghettata aglio e oglio (un chilo in 4 !), ed alla fine una notte di vero riposo nell’inquietante silenzio della campagna ed alle 9.30 va verso Roma, lungo un’autostrada che fila liscia fin dentro Roma dove il 1 Maggio e’ appena iniziato ed ancora tutto da godere !

LE FOTO

Ultimo aggiornamento ( sabato 25 agosto 2007 )
 
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