Il Codice da Vinci - (movie)
Scritto da Administrator   
mercoledì 02 aprile 2008

L'anziano curatore del celebre Musée du Louvre di Parigi, Jacques Saunière, viene trovato morto all'interno della Grande Galleria del museo, nudo, disposto per terra come l'uomo vitruviano di Leonardo da Vinci, e coperto di simboli da lui stesso tracciati con il suo sangue.

Inizia così per Robert Langdon, professore di simbologia religiosa all'Università di Harvard, un viaggio alla scoperta di un grande mistero dell'umanità: il Santo Graal. Accompagnato da Sophie Neveu, nipote del curatore ucciso, dovrà ripercorrere indizi nascosti nelle più affascinanti opere d'arte spostandosi da Parigi a Londra. La chiave del mistero fu custodita per secoli dal Priorato di Sion e dai cavalieri templari: si tratta di un segreto che potrebbe compromettere i fondamenti del Cristianesimo, ed in particolare quelli della dottrina professata dalla Chiesa cattolica.

 

Migliore del Libro

Il film, basato sull’omonimo libro è un bel film, migliore del libro, e già questo ci dice molte cose, sappiamo difatti per comprovato che rarissimamente un film tratto da un romanzo è migliore del romanzo, accade però quando il romanzo è scadente.

Si avvale di attori adatti, anche questo è un piccolo miracolo, tutti sono perfetti nel loro ruolo e questo crea già un iniziale feeling con lo spettatore. Ovviamente alcune cose sono state dislocate rispetto al romanzo per esigenze di realizzazione, ad esempio mentre il lettore sa fin dalle prime pagine che Bezu Fache, l’Ispettore francese che bracca i protagonisti è un Membro dell’Opus Dei, nel film ci viene detto solamente sul finale, lo stesso dicasi per la strana claustrofobia del Professore Langdon. Ma va bne così alla fine, non guasta la godibilità del film.

Anche l’atmosfera da “tutto in una notte” è ben resa e, incredibilmente, il film corregge alcuni buchi logici del libro ed apporta alcune piccole modifiche che rendono la storia più fluida, purtroppo però rimane intatta la fuga dalla Banca all’interno di un furgone che la stessa Polizia autorizza a passare, credibile solamente per uno Yankee.

Il film è ben studiato e come detto rende credibile anche ciò che nel libro appariva forzato oltre ogni ragionevole dubbio, inoltre le immagini sopperiscono efficaciemente alla deriva didascalica che in certi tratti prende il libro alleggerendo alcuni concetti con immagini evocative che sostituiscono egregiamente intere pagine ridondanti dell’opera scritta.

In definitiva un intrattenimento ben fatto, con attori giusti in tutti i ruoli, complimenti al casting, due ore godibili senza la pretesa di essere verbo come traspariva dal libro.

Ultimo aggiornamento ( lunedì 31 marzo 2008 )