James Stewart
Scritto da Administrator   
marted́ 20 maggio 2008
100 Anni
fa nasceva
James Stewart

James Maitland Stewart (Indiana, 20 maggio 1908 – Los Angeles, 2 luglio 1997) è stato un attore e generale statunitense. Icona del cinema, attore sia sul grande schermo che in teatro, le sue interpretazioni di personaggi "dimessi" lo resero celebre. Ha partecipato a molti film universalmente considerati dei classici e nominato per cinque Oscar, vincendone due, di cui uno alla carriera. Ebbe anche una notevole carriera militare nelle Forze Armate Aeree degli Stati Uniti, raggiungendo il grado di Generale di Brigata. Nato ad Indiana, vicino Pittsburgh, intraprese la carriera di architetto prima di essere attratto dal teatro alla Princeton University. Il suo primo successo come attore arrivò a Broadway, prima di debuttare ad Hollywood nel 1935. La sua carriera prese lo slancio grazie ai film di Frank Capra, il suo ruolo in Mister Smith va a Washington gli valse una candidatura all'Oscar. Stewart ebbe una carriera versatile ed un volto riconoscibile sullo schermo in classici come Scandalo a Filadelfia, Harvey, La vita è meravigliosa, Nodo alla gola, La finestra sul cortile e La donna che visse due volte. Il pubblico americano, per la sua popolarità, si riferiva a lui con l'affettuoso nomignolo "Jimmy" Stewart, firma mai apparsa nei titoli dei suoi film. Stewart dimostrò la sua versatilità in un ampio numero di generi cinematografici, fu protagonista di commedie, western, biografie, thriller e film per famiglie. Lavorò per parecchi registi rinomati, tra i più importanti Alfred Hitchcock, John Ford, Billy Wilder e Anthony Mann. Vinse molti dei premi maggiori dell'industria hollywoodiana ed ottenne riconoscimenti alla carriera da tutte le major. Morì nel 1997, lasciandosi alle spalle un'eredità fatta di interpretazioni classiche; considerato come uno dei miglior attori dell'Epoca d'Oro di Hollywood, fu nominato terza più grande star maschile di tutti i tempi dall'American Film Institute.

James Maitland Stewart nacque il 20 maggio 1908, da devoti genitori d'origine scozzese, ad Indiana, Pennsylvania. Figlio maggiore (aveva due sorelle più giovani, Virginia e Mary) del ricco proprietario di una ferramenta, ci si aspettava da lui la continuazione dell'attività paterna, appartenuta alla famiglia per tre generazioni. Il giovane Stewart dapprima attratto dall'aviazione, abbandonò i sogni da pilota per frequentare la Princeton University nel 1928, laureandosi nel 1932. Stewart cominciò subito l'iter professionale dei laureati in architettura, ma gradualmente venne attratto dalle scuole di arte drammatica e dai circoli musicali, incluso il famoso Princeton Triangle Club. All'epoca fu membro del Princeton Charter Club. Le sue doti interpretative gli permisero di essere invitato alla University Players, un circolo d'arti drammatiche frequentato da musicisti e attori iscritti alla Thespian. Dopo aver recitato per il circolo in piccole parti durante l'estate del 1932, in inverno si trasferì a New York, dove condivise un appartamento con l'attore emergente Henry Fonda ed il regista/autore Joshua Logan. A novembre, fu scritturato nel ruolo di autista nella commedia di Broadway Goodbye again, la sua prima produzione teatrale importante, dove aveva due battute. La commedia ebbe un discreto successo e gli portò altri ruoli a teatro, incluso un successo del 1934, Page Miss Glory, ed il suo primo ruolo teatrale drammatico nel Yellow Jack di Sidney Howard. Con molte recensioni favorevoli a Broadway, attrasse l'interesse della MGM e firmò un contratto con la compagnia nell'aprile del 1935. Inizialmente ebbe dei problemi a sfondare a Hollywood a causa del suo aspetto allampanato e della sua timida e dimessa presenza sullo schermo. Il suo primo film fu un flop di Spencer Tracy, Ultime notizie, ma Rose Marie, adattamento di un'operetta popolare, ebbe più successo. Dopo film accolti mediamente bene, ricevette la sua prima parte importante in Dopo l'uomo ombra del 1936, interpretando un killer psicopatico. Stewart trovò una sua collocazione ad Hollywood grazie soprattutto al contributo di una ex dell'"University Players", Margaret Sullavan, che lo volle come suo primo attore nella commedia romantica del 1936 Next Time We Love, provata ampiamente con lui.

Il successo prebellico

Nel 1938 Stewart iniziò una collaborazione di successo col regista Frank Capra, quando fu dato in prestito alla Columbia Pictures per recitare in L'eterna illusione. Il film dai buoni sentimenti sulla Grande Depressione, con l'"attrice preferita" da Capra, Jean Arthur, vinse l'Oscar per il miglior film del 1938. Il 1939 vide Stewart ancora insieme a Capra ed alla Arthur per la commedia drammatica politica Mr. Smith va a Washington. Stewart sostituì Gary Cooper nel film, nel ruolo di un uomo idealista lanciato nell'arena politica. Quando il film fu distribuito in ottobre, conseguì il plauso della critica e divenne un successo al botteghino. Per la sua interpretazione, Stewart ottenne la prima delle sue cinque nomination all'Oscar come miglior attore. Partita d'azzardo accanto a Marlene Dietrich, anch'esso uscito quell'anno, fu il primo western di Stewart, un genere che lo renderà famoso più tardi nella sua carriera. Ritorna l'amore (1939) vide Stewart condividere lo schermo con l'irrefrenabile Carole Lombard in un melodramma che raccolse buone recensioni per entrambi. Il Newsweek scrisse che erano "perfettamente calati nei ruoli principali" Stewart riceve l'Oscar nel 1941. Nel 1940 Stewart e Margaret Sullavan lavorano di nuovo insieme per due film. Il primo, la commedia romantica di Ernst Lubitsch, Scrivimi fermo posta, vede Stewart e Sullavan come colleghi di lavoro coinvolti a loro insaputa in una storia d'amore per corrispondenza che non riesce a sbocciare nella loro vita reale (ne fu fatto un remake, C'è posta per te, con Tom Hanks e Meg Ryan nel 1998). Bufera mortale, diretto da Frank Borzage, fu uno dei primi film apertamente anti-nazisti ad essere prodotti a Hollywood, e vede la coppia come marito e moglie intrappolati nella turbolenta ascesa al potere di Hitler. Stewart nello stesso anno recitò, insieme a Katharine Hepburn e Cary Grant, in uno dei classici di George Cukor, Scandalo a Filadelfia. La sua interpretazione di un giornalista invadente e persuasivo gli valse il suo unico Oscar in una categoria competitiva (Miglior Attore, 1941). Stewart diede la statuetta a suo padre, che la mise in mostra nel suo negozio di ferramenta per molti anni. In questo periodo, apparve in una serie di "screwball comedy" con successi alterni: il mediocre Non è tempo di commedia (1940) e Vieni a vivere con me (1941), il musical Le fanciulle delle follie, con Judy Garland e Lana Turner, e la commedia romantica di George Marshall Un sacco d'oro. Con la guerra alle porte, Stewart si arruolò nella United States Army Air Corps, l'aviazione americana dell'epoca, nel marzo del 1941. L'arruolamento coincise con la fine del suo contratto MGM e segnò un punto di svolta della sua carriera.

Sotto le armi

La famiglia di Stewart aveva profonde radici militari, entrambi i nonni avevano combattuto nella Guerra Civile, e suo padre aveva servito l'esercito sia nella Guerra ispano-americana sia nella Prima guerra mondiale. Poiché Stewart considerava il padre come un riferimento per la sua vita, non era sorprendente che nel caso di una eventuale guerra, ritenesse un dovere arruolarsi. Diversamente dai precedenti in famiglia nella fanteria, Stewart scelse di volare. Circa due anni prima dell'attacco di Pearl Harbor (dicembre 1941), Stewart era diventato pilota privato ed aveva accumulato oltre 400 ore di volo. Considerato un abilissimo pilota, partecipò come copilota anche ad una gara nel 1939. Insieme al musicista/compositore Hoagy Carmichael, capendo il bisogno di piloti da guerra addestrati, Stewart si unì ad altri grandi di Hollywood ed insieme a loro investì il proprio denaro nella creazione di una scuola di volo, la "Thunderbird Field", a Glendale, Arizona. Questo campo di volo addestrò più di 200.000 piloti durante la guerra. Più tardi, nel 1940, Stewart fu scelto dall'Army Air Corps ma respinto per problemi di peso. La USAAC aveva richieste molto severe riguardo ad altezza e peso per le nuove reclute e l'attore era sottopeso di circa due chili (5 pound). Per arrivare ai 67,3 chilogrammi (148 pound) richiesti chiese aiuto all'"uomo dei muscoli" della Metro-Goldwyn-Mayer, Don Loomis, che era leggendario per l'abilità di aggiungere o togliere peso nella sua palestra-studio. In seguito ritentò di arruolarsi nella United States Army Air Corps ma arrivato ai test ancora sotto il peso richiesto, persuase l'addetto al reclutamento dell'AAF a rieseguire i test, questa volta passando la verifica del peso, col risultato di arruolarsi ufficialmente nell'esercito nel marzo del 1941. Divenne la prima star cinematografica importante ad indossare un'uniforme militare nella seconda guerra mondiale. Poiché gli Stati Uniti non avevano ancora dichiarato guerra alla Germania e a causa della riluttanza a inviare le celebrità al fronte, Stewart fu dispensato dal dover combattere, nonostante si fosse guadagnato l'incarico di sottotenente e avesse completato l'addestramento da pilota. Fu poi messo di stanza ad Albuquerque, New Mexico, divenendo un pilota istruttore delle Fortezze volanti B-17. Le sue sole apparizioni pubbliche del periodo furono limitate agli impegni programmati dalla Air Corps. Stewart intervenne in parecchie occasioni alla radio con Edgar Bergen e Charlie McCarthy. Subito dopo Pearl Harbor, recitò con Orson Welles, Edward G. Robinson, Walter Huston e Lionel Barrymore in un programma radiofonico chiamato We Hold These Truths - (Noi abbiamo queste verità), dedicato al 150° anniversario della Carta dei Diritti. Ma per lo più, Stewart passava le notti ed i giorni a prepararsi per i test di volo futuri, per la scuola di terra e per gli esami accademici necessari al suo incarico"." "Con la guerra che continuava, per il trentaseienne Stewart, il dovere di battaglia sembrava lontano ed irraggiungibile, e non aveva chiari piani per il futuro. La diceria che Stewart sarebbe stato esonerato dal volare ed assegnato a fare film di addestramento, lo convinse ad attuare un'azione immediata e decisiva, dal momento che ciò che temeva di più era lo spettro di un vicolo cieco". Quindi chiamò il suo comandante, già aviatore prima della guerra, che capì la situazione e lo riassegnò ad un'unità oltreoceano. Il periodo passato a combattere contro la Germania Nazista in Europa culminò per Stewart con la promozione a Colonnello. Dopo 20 missioni ufficiali, ricevette per due volte la "Croce di guerra al valore aeronautico" per le azioni in battaglia e fu insignito della "Croix de Guerre" francese. Stewart mantenne un ruolo attivo nell'aeronautica statunitense anche dopo la guerra, raggiungendo il grado di Generale di Brigata il 23 luglio 1959; non parlava spesso del suo servizio ai tempi di guerra, forse perché desiderava essere visto come un soldato che faceva il suo dovere invece che come celebrità.

Il successo nel dopoguerra

Al ritorno a Hollywood nell'inverno del 1945, Stewart decise di non rinnovare il contratto con la MGM, ma di firmare con un'agenzia della MCA; quel contratto lo rese uno dei primi attori indipendenti, e gli diede più libertà di scelta nella selezione dei ruoli che desiderava interpretare. Per il resto della sua carriera, Stewart poté lavorare senza le limitazioni imposte dagli studios. Il primo film, dopo cinque anni di pausa forzata, fu la sua ultima collaborazione con Frank Capra, La vita è meravigliosa. Stewart intepreta George Bailey, un onesto cittadino di provincia deluso dalla sua routine quotidiana e dai suoi problemi finanziari. Sull'orlo del suicidio alla vigilia di Natale, viene aiutato a riesaminare la sua vita da un "aspirante" angelo, interpretato da Henry Travers. Sebbene ottenga cinque nomination all'Oscar, inclusa quella come miglior attore per lo stesso Stewart, il film riceve una fredda accoglienza al botteghino, probabilmente a causa della sua cupezza. Tuttavia, negli anni seguiti alla distribuzione, il film verrà indicato come quello che meglio definisce il personaggio di Stewart e sarà largamente considerato come un classico di Natale ed uno dei migliori film mai realizzati (American Film Institute). Stewart tornò anche sul palcoscenico per una commedia di Mary Chase, Harvey, che debuttò, lodata da tutti, nel novembre del 1944. Elwood P. Dowd, il personaggio di Stewart, è un ricco eccentrico che ha come miglior amico un coniglio invisibile e che vive con sua sorella e la nipote. Per tre anni Stewart fu la star della commedia, fino al 1947, anno in cui l'attore cedette il ruolo di successo a Frank Fay. Nel 1950 lo spettacolo fu riadattato per il grande schermo, diretto da Henry Koster. Il film vede Stewart ancora nel ruolo di Dowd e Josephine Hull nel ruolo della sorella Veta. Questa interpretazione gli valse la sua quarta nomination come miglior attore. Dopo Harvey, il film avventuroso Malesia, con Valentina Cortese e il biografico Il ritorno del campione del 1949, Stewart entrò in quella che molti critici considerano la sua "epoca d'oro". A 41 anni mise su famiglia, sposando, il 9 agosto 1949, l'ex modella Gloria Hatrick McLean, ed adottando i figli di lei, Michael e Ronald. Il 7 maggio 1951, dal loro matrimonio, nasceranno due figlie gemelle: Judy e Kelly. Durante gli anni'50, Stewart accettò ruoli più numerosi e impegnativi e si diede al western ed al thriller, grazie soprattutto alle collaborazioni con i registi Alfred Hitchcock e Anthony Mann. Altre interpretazioni da ricordare del periodo includono la sua presenza nel western L'amante indiana (1950) di Delmer Daves, che vede Stewart come un ex-soldato che fa pace con gli Apache; un clown irrequieto in Il più grande spettacolo del mondo di Cecil B. De Mille (miglior film del 1952); l'aviatore Charles Lindbergh nel film di Billy Wilder L'aquila solitaria (1957). Prestò la voce anche in un western radiofonico, "The Six Shooter" (I Sei Pistoleri), in onda dal 1953 al 1954.

Le collaborazioni con Mann e Hitchcock

La collaborazione di James Stewart col regista Anthony Mann aumentò la sua popolarità e legò la sua carriera al genere western. La prima apparizione in un film diretto da Mann fu in Winchester '73 (un classico del 1950). Il film sbancò i botteghini fin dall'inizio della distribuzione, segnando la strada per le loro future collaborazioni. Altri western firmati Stewart-Mann come Là dove scende il fiume (1952), Lo sperone nudo (1953), Terra lontana (1954), L'uomo di Laramie (1955), furono tra i favoriti del pubblico giovanile, incantato dal West americano. Spesso i film vedevano Stewart nei panni di un cowboy inquieto in cerca di redenzione, mentre affronta mandriani corrotti, rancheri e fuorilegge. I loro film gettarono le fondamenta per molti altri western degli anni '50, e sono tuttora popolari. Stewart e Mann collaborarono anche ad altri generi. La storia di Glenn Miller (1953) fu acclamato dalla critica, dando a Stewart una nomination ad un BAFTA award e, insieme a L'aquila solitaria, consolidò la sua popolarità nei ritratti degli "Eroi Americani". La baia del tuono, distribuito nello stesso anno, ricondusse la tipica trama western al giorno d'oggi, con Stewart che interpretava un trivellatore di pozzi petroliferi che affrontava la corruzione. Aquile nell'infinito, distribuito nel 1955, permise a Stewart di usare la sua esperienza di pilota militare nel film. Il ruolo da protagonista in Winchester '73 fu un punto di svolta a Hollywood. L'Universal Studios, che voleva far apparire Stewart sia in quel film che in Harvey, si tirò indietro di fronte alla richiesta dell'attore di 200.000 dollari. L'agente dell'attore, Lew Wasserman, negoziò un accordo alternativo: Stewart sarebbe apparso in entrambi i film senza paga, in cambio di una percentuale sui profitti, e con facoltà di approvare il cast. Stewart, solo per Winchester '73, finì per guadagnare circa 600.000 dollari. Altre stelle di Hollywood sfruttarono subito questo nuovo espediente, il che contribuì negli anni successivi a far decadere lo "studio system", in vigore fin dagli anni '20. La seconda collaborazione, che segnò la carriera di Stewart negli anni '50, fu con il maestro del brivido Alfred Hitchcock. Stewart era già apparso in Nodo alla gola (1948), film tecnologicamente innovativo del maestro, e successivamente i due collaborarono al secondo loro film in La finestra sul cortile (1954). Dopo aver partecipato al remake de L'uomo che sapeva troppo dello stesso Hitchcock, Stewart interpretò quello che molti considerano il film più personale del maestro, La donna che visse due volte. Benché il film sia oggi considerato un classico, dovette affrontare all'epoca uno scarso successo ai botteghini e critiche negative; il film segnò l'ultima collaborazione tra i due. Il regista diede la colpa dell'insuccesso al fatto che Stewart appariva troppo vecchio per attrarre ancora il pubblico e lo rimpiazzò con Cary Grant in Intrigo internazionale, benché Grant avesse quattro anni più di Stewart.

La carriera negli anni '60 e '70

Nel 1960 James Stewart vinse un "New York Film Critics Circle Award" come miglior attore ed ottenne la sua quinta ed ultima nomination all'Oscar, per il suo ruolo nel film di Otto Preminger, Anatomia di un omicidio (1959). Nel film Stewart interpreta Paul Biegler, l'avvocato di un uomo che chiede la semi-infermità mentale dopo aver ucciso lo stupratore della moglie. La nomination di Stewart fu una delle sette del film, e punto di transito agli anni finali della sua carriera. Gli inizi degli anni '60 videro Stewart protagonista in tre film di John Ford. Il primo, L'uomo che uccise Liberty Valance (1962) con John Wayne, è un classico western "psicologico", con Stewart nel ruolo di un avvocato della costa Est che va contro i suoi principi non-violenti quando è costretto a confrontarsi con un fuorilegge psicopatico, in una piccola città di frontiera. La conquista del West e Il grande sentiero furono epici western distribuiti rispettivamente nel 1962 e 1964. Girato in Cinerama, La conquista del West vinse tre Oscar e sbancò il botteghino, mentre scarsa fortuna ebbe Il grande sentiero, che fu ben presto dimenticato. Interpretando il suo ultimo personaggio romantico nel 1958 con Una strega in paradiso, uno Stewart "brizzolato" cominciò a fare più film per famiglie negli anni '60. Tra i molti, il successo di Henry Koster, Mr. Hobbs va in vacanza (1962) ed i meno memorabili Prendila è mia (1963) e Erasmo il lentigginoso (1965), a cui partecipò Brigitte Bardot. Il film ambientato durante la Guerra Civile Shenandoah, la valle dell'onore (1965) ed il western per famiglie Rancho bravo (1966) andarono meglio ai botteghini. Come pilota, Stewart era particolarmente attratto dai film d'aviazione, ne fece parecchi negli anni '50 e continuò a farli negli anni '60. Da menzionare il ruolo di pilota cocciuto in Il volo della fenice (1965). Con la guerra del Vietnam in corso, nel 1966 il Generale di Brigata James Stewart, allora cinquantottenne, decise di imbarcarsi come osservatore su un B-52, e di avere un ruolo attivo anche in voli di combattimento. Al tempo della missione sul B-52, non volle rendere pubblica la sua partecipazione, desiderando che fosse considerata come parte del suo lavoro da ufficiale della Air Force Reserve. Stewart continuò la carriera militare tra i riservisti; a comando della base Dobbins dall'inizio degli anni '50, dopo 27 anni di servizio, andò in pensione il 31 maggio 1968. Il figlio adottivo Ronald morì in Vietnam l'8 giugno 1969, a 24 anni. Tornato al lavoro d'attore, tra la fine degli anni '60 e l'inizio dei '70, Stewart passò dal cinema alla televisione. Il suo primo ruolo fu nella commedia NBC "The Jimmy Stewart Show", dove interpretava un professore universitario. Continuò in Tv con il giallo della CBS "Hawkins", dove era un avvocato di provincia che investigava sui suoi casi. Il telefilm gli regalò un Golden Globe come miglior attore in una Serie Tv Drammatica, ma non ebbe l'audience sperata e fu cancellato dopo una stagione. Durante questi anni Stewart apparse periodicamente al Tonight Show di Johnny Carson, recitando sue poesie scritte in diversi momenti della sua vita. I poemi furono successivamente riuniti in una breve raccolta dal titolo "Jimmy Stewart and His Poems" (1989). Tra le interpretazioni degli anni '70, da ricordare un ruolo importante nell'ultimo film di John Wayne, Il pistolero (1976). Apparve, con ruoli secondari, anche in altri film: Airport '77 (1977), Marlowe indaga (1978) e La più bella avventura di Lassie (1978).

Gli ultimi anni

Dopo aver preso parte a numerosi film per la Tv negli anni '80, incluso "Mr. Krueger's Christmas", James Stewart si ritirò dalle scene per stare con la sua famiglia. In seguito soffrì di numerosi problemi di salute e ritornò solo in voce nel film animato di successo Fievel conquista il West (1991). Tra gli uomini d'affari più oculati di Hollywood, Stewart diversificò gli investimenti, investendo nel mercato immobiliare, nel petrolio ed in una compagnia aerea di voli charter. Divenne miliardario. Tra gli anni '80 e '90 prestò la voce per le pubblicità della "Campbell's Soups". Nel 1989 fondò insieme a Peter F. Paul l'"American Spirit Foundation", con lo scopo di usare le risorse dell'industria dell'intrattenimento per sviluppare approcci innovativi all'educazione pubblica e per assistere i movimenti democratici emergenti dei Paesi della ex cortina di ferro ed in Russia. Il 16 febbraio 1994 un cancro gli portò via la moglie Gloria. Descritto quasi universalmente dai suoi collaboratori come un uomo cortese, affabile ed un vero professionista, James Maitland Stewart morì a 89 anni, il 2 luglio 1997, nella sua casa di Beverly Hills, per un'embolia polmonare dopo una lunga malattia costellata da problemi respiratori. Se ne andò a solo un giorno dalla morte del suo collega sullo schermo Robert Mitchum, e venne sepolto al Forest Lawn Memorial Park, a Glendale, California.

Tributi ed onorificenze

Stewart fu premiato con molti premi alla carriera: Oscar (1985), Golden Globe (1965), Screen Actors Guild (1969), American Film Institute (1980), Festival di Berlino (1982), Kennedy Center Honors (1983), Lincoln Center (1990), National Board of Review (1990). Il presidente Ronald Reagan lo premiò con la Presidential Medal of Freedom, il 23 maggio 1985. Ebbe una stella sulla Hollywood Walk of Fame al 1708 di Vine Street. La stella fu rubata ed in seguito ricollocata. Fu invitato a lasciare le impronte delle mani all'entrata del Grauman's Chinese Theatre. Nel 1972 entrò a far parte della Hall of Fame del National Cowboy & Western Heritage Museum, ad Oklahoma City. La sua città, Indiana, eresse una statua di Stewart sul prato del palazzo di giustizia della contea, il 20 maggio 1983, per celebrare i suoi 75 anni. Nel 1995 ad Indiana fu inoltre aperto un museo dedicato alla sua vita ed alla carriera, con una replica in fibra di vetro della statua, collocata all'interno. In onore degli anni di servizio nella U.S. Air Force, la sua giacca da pilota della seconda guerra mondiale fece bella mostra di sé presso il Museo Nazionale dell'U.S.A.F. a Dayton, Ohio. Un'altra giacca militare di Stewart fu esibita presso il Museo dell'Aria all'Imperial War Museum Duxford, vicino Cambridge, Inghilterra. Nel 1945 gli fu dedicata una copertina di Life. Ad un anno dalla morte, nel 1998, fu eretto un monumento alla sua memoria nel "Griffith Park" di Los Angeles. Il 17 agosto 2007, le poste americane hanno emesso un francobollo per commemorarlo, con una cerimonia svoltasi negli Universal Studios di Hollywood.

Fonte WIKIPEDIA