Due Giorni a Parigi
Scritto da Administrator   
luned́ 01 settembre 2008

Di ritorno da un viaggio a Venezia che non è andato come sperato, la fotografa francese Marion (Julie Delpy) e il designer d'interni Jack (Adam Goldberg), prima di rientrare a New York dove vivono, si fermano un paio di giorni a Parigi, presso i genitori di lei.

Quella che potrebbe essere l'occasione per rifarsi e concedersi un po' di tempo tutto per loro nella città romantica per eccellenza, si rivela invece una dura prova per la loro relazione, che ne mette a nudo tutte le fragilità, fra gelosie e incomprensioni reciproche. Jack è insofferente a causa delle barriere culturali e linguistiche, dell'incontro con ex di Marion troppo affettuosi e della scoperta di un suo passato sentimentale troppo vivace, di una città che gli appare ostile e in cui gliene capitano di tutti i colori (viene scambiato per uno scippatore, in un fast-food si confida con un estraneo (Daniel Brühl) che subito dopo compie un piccolo attentato dimostrativo). Marion non fa nulla per rassicurarlo, anzi, gli mente, si comporta in modo irrazionale, sembra flirtare con tutti. Il loro rapporto si rivelerà abbastanza forte per superare questi due giorni tormentati, grazie ai quali Marion e Jack saranno riusciti a conoscersi meglio e capire di volere rimanere insieme.

Trionfo dei luoghi comuni

Un filmetto insipido insipido basato tutto sui luoghi comuni che in America coinvolgono i francesi, ed allora ecco tutta una pletora di personaggi ambigui, sia moralmente che sessualmente, un continuo richiamo alla facile promiscuità delle donne francesi ed alla sessualità ballerina dei maschi francesi, un continuo richiamo alla sporcizia che pervade la Francia, alle Metropolitane insicure, al loro modo di vivere comunisteggiante e retrò. Insomma un film anti francesi e di esaltazione della purezza yankee, un film che potete vedere se volete rendervi conto di quanto possono esseri beceri e biechi gli statunitensi quando qualcuno osa tener loro testa.